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Stam: “La Lazio vuole giocare a calcio ma conosce la forza dell’Ajax. I difensori…”

Stefania Palminteri Redattore 
In una lunga intervista rilasciata ai microfoni di AjaxShowTime l'ex difensore ha detto la sua in vista del delicato match di Europa League

In una lunga intervista rilasciata ai microfoni di AjaxShowTimeJaap Stam, intervenuto in qualità di doppio ex di Lazio e Ajax, ha detto la sua in vista del delicato incontro di Europa League di domani. Tanti anche gli aneddoti raccontanti sul suo periodo in biancoceleste.

Il mio arrivo alla Lazio? Nel 2001 United aveva accettato l'offerta. Io avevo appena firmato un nuovo contratto e sarei potuto rimanere aspettando il mio momento. Sono sicuro che sarei tornato a giocare. Ma alla fine ho detto: voglio andare via da qui e andare in un altro club. Si erano fatti avanti anche altri top club spagnoli e italiani. Volevano tutti aspettare ad acquistarmi, ma io volevo lasciare il Manchester United il prima possibile per quello che stava succedendo allora e per come sono andate le cose. Alla fine ho scelto la Lazio. Sono andati lì, ho fatto i vari colloqui e mi è piaciuta Roma. Mi ci sono trovato molto bene: è una città bellissima, il tempo è bello e si mangia molto bene. Anche se non è questo il motivo per cui mi sono trasferito alla Lazio (ride, ndr).

All'epoca la Lazio aveva anche una squadra fantastica con giocatori come Nesta, Crespo, Simeone, Claudio Lopez, Mihajlović, Couto, Mendieta e Veron, che poi è andato allo United. Tutti giocatori di alto livello. All'epoca la squadra era sempre nei primi posti della classifica e la Serie A era molto apprezzata. Anche per questo ho scelto di andare in Italia. Quando lasci il Manchester United vuoi continuare a giocare ad alto livello. Quando sono arrivato, però, ho notato che c'erano alcuni problemi finanziari. Nelle stagioni successive è diventato sempre più difficile per la Lazio attirare i migliori giocatori e gli altri se ne sono andati in grandi squadre come Milan, Inter e Juventus. Alla fine, dopo tre stagioni, anche a me è stato permesso di andare via, non prima.

Negli ultimi anni la qualità della Serie A è diminuita. I club più forti stanno crescendo di nuovo, ma molti altri hanno problemi a raggiungere un buon livello. Credo che i laziali abbiano un bel ricordo di me, sono stato molto bene lì e mi sono divertito molto, nonostante i problemi. Ho avuto un buon rapporto con le persone all'interno del club e anche con i tifosi. In ogni campionato la gente sa apprezzare la qualità in campo e i giocatori che hanno un certo impatto. Lo stesso vale per l'Italia, ovviamente, che è un vero paese di calcio. Tutti amano il loro club, e lo stesso vale per i laziali. Per questo mi sono trovato benissimo. Quando vado a Roma la gente viene ancora da me e mi ringrazia per quello che ho fatto per la squadra nei momenti più difficili. È una cosa molto bella.

Non riesco a seguire il calcio italiano e soprattutto la Lazio da vicino per mancanza di tempo. Quando posso, lo guardo. Una volta la Lazio comprava giocatori di grande fama per raggiungere un alto. Ora che ci sono meno soldi si guarda a giocatori provenienti da più paesi, o comunque dall'Italia, che hanno una certa età e che possono crescere per competere al top in Serie A. La Lazio è sempre stata una squadra che vuole giocare a calcio, che prova a dominare con una buona organizzazione in campo. Hanno sempre l'idea di voler imporsi sull'avversario, è la loro filosofia. Solo che non sempre funziona. Gli italiani hanno una certa mentalità e un temperamento particolare con cui puntano sempre alla vittoria.

La Lazio sa che l'Ajax ha una squadra fantastica che può mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Poi possono giocare anche in modo più conservativo e colpire nel momento giusto, è nello stile del calcio italiano. Ma in generale la Lazio vuole giocare bene. Mi aspetto un Ajax dominante in campo, mentre la squadra di Baroni proverà a uscire fuori per provare a segnare. La Lazio non starà ferma in difesa ad aspettare, sanno di avere grande qualità. Cercheranno di fare risultato. C'è da dire che i difensori della Lazio non sono sempre i più rapidi, però sono bravi e anche molto fisici. Provano a impostare da dietro, anche se non sempre ci riescono. All'Ajax servirà un attaccante strutturato che sappia sfruttare bene gli spazi".