Secondo il Cies, l’età media dei giocatori impiegati dalla Lazio finora è la più elevata nei 5 campionati top europei, quindi tra le 98 squadre prese in esame. Anche questo dato anagrafico potrebbe incidere purtroppo in negativo sul trend finale, anche se alcuni “terribili vecchietti” stanno dimostrando una forma straripante. Emblematiche le prestazioni di Acerbi e Radu (guarda caso col rinnovo solo da formalizzare insieme a Luiz Felipe), anche se rimane Leiva il vero segreto della rinascita della difesa biancoceleste: non passa nessuno quando Lucas corre per bene. La sua assenza dopo il lockdown un anno fa fu la fine, la sua ultima tenuta invece fa coltivare speranze. Poi però bisognerà per forza trovare un erede e non può bastare Escalante: Leiva potrebbe essere lasciato a scadenza nel 2022.
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Lazio squadra più vecchia del Continente: solo Acerbi e Radu sicuri di rinnovare
Inzaghi ha utilizzato calciatori che hanno mediamente 29,4 anni; alle sue spalle ci sono Crystal Palace (29,2), Cadice (29,1) e poi a 28,8 un terzetto formato da Eibar, Burnley e Benevento, prossimo avversario biancoceleste
STRATEGIE E MERCATO
Mai schierato in Serie A un ventenne in questa stagione, è arrivato il momento di “svecchiare”. Capitan Lulic è infastidito per non aver ricevuto più chiamate (contati con Parisi dell’Empoli come vice-Fares) e Tare ha già preso il baby Kamenovic come jolly sinistro-centrale. Su Parolo (più in società, ma lui vuole giocare) è in corso qualche riflessione. Il 32enne Caicedo aspetta, ma la società punta Borré del River e aveva già deciso ad agosto su chi puntare: «È il primo anno per Muriqi, ha avuto due infortuni, il Covid – spiega Tare - e tutto questo ha reso il suo adattamento più difficile. Vedat gode del rispetto di tutti nella capitale e speriamo possa esprimersi al massimo perché può dare molto al calcio italiano e alla sua Nazionale». E perché ancora il diesse ha 20 milioni sul 27enne kosovaro da giustificare.
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