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Giovanni Martusciello
Dopo due settimane di pausa dedicata alle Nazionali, è ripartita la Serie A della Lazio. Allo Stadio Olimpico i biancocelesti hanno battuto lo Spezia di Luca Gotti. Con Sarri squalificato, il suo posto in panchina è toccato a Giovanni Martusciello. Il vice di Sarri ha parlato così dopo il triplice fischio a Lazio Style Channel.
Si parte con la terza vittoria di fila: "Si tratta di qualcosa che nell'ultimo anno non ci è successo e la sensazione è nuova e piacevole. Per continuare a cullarla dobbiamo avere gli giusti atteggiamenti. Questa squadra risponde così perché si allena bene. Anche chi non gioca tanto o entra in corso d'opera sono l'asse portante perché portano a migliorare le prestazioni individuali. Un plauso va a loro, non è smanceria, è quello che vediamo durante la settimana, sono i primi a gioire e questo ci fa pensare che siamo sulla strada giusta". Sul ritmo e la soddisfazione: "Siamo qui da un anno e l'idea del mister è quella che questa squadra deve sempre avere il predominio. Le volte che non ci riesce ci si fa il sangue amaro. Sarri è un maestro e pigia in questa direzione. Noi non ci dobbiamo accontentare delle vittorie perché sono una conseguenza del tenere la partita in un certo modo. I complimenti ci fanno piacere, ma dobbiamo pensare a migliorare perché pure oggi qualche difettuccio c'è stato". Sull'Europa League: "Il calcio è gioioso, ci si allena e si lavora per vincere quindi bisogna festeggiare fino a mezzanotte per la vittoria e da domani penseremo alle difficoltà della prossima gara".
Sulla prima vittoria senza Sarri: "Intanto spero che non si faccia più buttare fuori perché è determinante per il suo carisma. Io sono solo uno dei tanti collaboratori. Cerchiamo di fare bene il nostro ruolo, ma da Maurizio c'è tutto da imparare e io sono orgogloso di aiutarlo perché nella quotidianità imparo sempre qualcosa". Sull'intitolazione della Sud a Maestrelli: "Questo fa sì che questa memoria non si perda. Anche chi non lo conosce con i telefonini oggi può dire 'Ora vado a vedere chi è Maestrelli'. Vale anche per i ragazzi del settore giovanile. Lo stesso Cataldi che magari non sa perché è giovane. Così il nome Lazio può giovare per sempre". Sugli esterni: "Lazzari non è la prima volta che va alla grande con la sua progressione, come lo stesso Marusic. I due esterni offensivi sono stati molto intelligenti. Avevamo bisogno di lavorare bene sull'esterno e siamo molto contenti di questo". Infine su Felipe Anderson: "Parliamo di un ragazzo di una sensibilità esterema. Sente l'attaccamento alla maglia e a volte sbaglia per timidezza. Si accontenta del suo modo di essere generoso. Gli basterebbe giusto poco più di cazzimma per esplodere definitivamente".
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