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Lazio, Sommella: “Immobile? Rido se penso a certe cose. Castellanos e Sarri…”

Ciro Immobile
L'agente del capitano biancoceleste ha rilasciato alcune dichiarazioni parlando di vari argomenti relativi alla situazione del suo assistito
Michele Cerrotta

Torna a parlare Marco Sommella. L’agente di Ciro Immobile è intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva e ha trattato diversi argomenti intorno al capitano della Lazio. Dalle prestazioni al futuro, dalle critiche alla Nazionale: queste le sue parole. “La doppietta contro il Celtic è la consuetudine, la notizia c’è quando non fa ciò che ha fatto l’altra sera. Basta che per un paio di partite non segni e diventa un caso nazionale. Ha sempre fatto questo in ogni categoria, nel calcio però la memoria è corta”.

Sull’alternanza con Castellanos: “È un problema non problema, il calcio è semplice: chi sta bene e segna gioca, oggi ci sono tante partite e Ciro non ha più vent’anni. Ha tirato la carretta per tanti anni, i giocatori importanti però nelle partite cruciali devono essere utilizzati. Se poi Sarri opta per Castellanos avrà i suoi obiettivi, la realtà dei fatti è che Immobile è nel pieno della maturità e può dare tanto”.

Sulle critiche: “Se sono costruttive aiutano, se arrivano con malizia non servono a niente. Ciro si è conquistato tutto con le sue forze e con i fatti, non con le chiacchiere. Nessuno ha i numeri che ha lui, mi viene da ridere. Il ragazzo si fa scivolare tutto addosso, però non merita certi attacchi. Al contrario di tanti altri ha preferito vivere serate come quelle di Champions League piuttosto che andare in Arabia o negli Emirati e avrebbe potuto. In ogni gara dà l’anima, il problema è avere rispetto e chiarezza. Due anni fa c’era Lucca che a Pisa segnava tantissimo e la stampa lo voleva titolare in Nazionale, mi viene da ridere. Viene messa troppa pressione a questi ragazzi”.

Sul mercato. “Non è il momento di parlarne, è stata fatta una scelta precisa con la Champions e da ormai sette anni si trova bene in biancoceleste. Ci sono tante ambizioni per un ragazzo che vive il calcio dal primo giorno, da Pescara e da Torino. Sono emozioni che non hanno prezzo al confronto dei petrodollari e per questa è una cosa da apprezzare”. Infine, sulla Nazionale: “Spalletti avrà visto altri meglio di lui, Ciro ci tiene tanto all’azzurro. A Londra stava bene, spero che a lungo andare il capitano all’Europeo sarà lui”.

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