Figli dello stesso grembo e magari pure dello stesso destino. Lo scopriremo solo a fine campionato se, a casa Inzaghi, mamma Marina e papà Giancarlo potranno brindare a un successo completo. All’andata ha festeggiato con un punto prezioso, SuperPippo. E ora anche quell’1 a 1 a Benevento rischia di compromettere il ritorno biancoceleste in Champions. Simone chiede aiuto al fratello: la Lazio non può più permettersi nessun passo falso. Potrebbero servire almeno 20 punti per centrare il quarto posto, dunque il quinto successo consecutivo è d’obbligo. Il problema è che anche la formazione campana, in zona retrocessione, non è affatto al sicuro. E’ appaiata alla Fiorentina a più tre dal Torino (i granata con una gara in meno), ma sopratutto a più otto dal Cagliari al terzultimo posto. Con otto giornate da giocare però il vantaggio è ancora troppo esiguo. Insomma, il duello fratricida stavolta potrebbe davvero far fuori qualcuno. Per questo forse non guardarsi in faccia sarebbe meglio, anche se Pippo sarebbe felice di poter riabbracciare Simone all’Olimpico: «Sabato farà il tampone e mi auguro possa tornare negativo. Ci siamo già affrontati fianco a fianco, in questo momento la salute sua e della famiglia è più importante di tutto». La moglie Gaia lunedì sera è rientrata a casa dopo il ricovero di sabato. L’allenatore biancoceleste, insieme alla babysitter, ha badato ai piccoli Andrea e Lorenzo. Ora è più tranquillo e ieri è tornato ad allenare a distanza la Lazio. In videoconferenza ha risparmiato alla ripresa Immobile, Leiva (assente insieme ad Acerbi nell’ultimo confronto con Pippo) e lo squalificato Caicedo.
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Lazio, Simone Inzaghi chiede aiuto al fratello Pippo
All'andata il Benevento bloccò i biancocelesti sull'1 a 1, un risultato che ora rischia di compromettere il ritorno in Champions
FORMAZIONE
Sarà Correa a riprendersi il suo posto, deve sbloccarsi a tutti i costi Ciro. All’andata al Benevento segnò un gol in volée pazzesco, poi Schiattarella pareggiò i conti – sempre al volo con l’aiuto del palo - già alla fine del primo tempo. Nella ripresa la Lazio non riuscì più ad affondare nessun colpo con le fasce spente già dalla sconfitta di tre giorni prima con l’Hellas. Stavolta Lazzari, dopo la squalifica, sarà riposato e promette di correre sulla fascia come un treno. Marusic invece – nonostante il rientro di Patric in gruppo - non si muoverà dai tre dietro, questo ormai sembra assodato. Insomma domenic Pippo si troverà di fronte un’altra Lazio, non più quella che ha visto e studiato più volte prima ad Auronzo e poi a Formello.
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