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La Lazio si gode Mario Gila: da oggetto misterioso a reggente della difesa

Gila
Il difensore spagnolo classe 2000 è il cardine della difesa di Baroni, che non può fare a meno del suo miglior interprete nella retroguardia
Stefania Palminteri Redattore 

L'exploit di Mario Gila con la maglia della Lazio è stato straordinario. Era arrivato in sordina appena due anni fa, quando i biancocelesti lo pagarono circa 6 milioni di euro per portarlo da Madrid, sponda blancos, a Roma, accettando anche una clausola sull'eventuale futura rivendita pari a circa il 50%. Parlando di lui, l'ex D.s. Igli Tare, che lo aveva individuato e poi acquistato nell'estate 2022, ha dichiarato: veloce, intelligente e non sbaglia una partita. Può diventare uno dei primi 3-4 difensori al mondo e non mi sorprenderebbe se il Real lo rivolesse". 

È il nuovo reggente della difesa della Lazio, che evidentemente non può prescindere da lui. Nonostante il piccolo neo dell'autogol contro la Juventus e l'errore contro il Parma, la stagione di Gila è finora da incorniciare. Difatti, quando ha avvertito il malore che lo ha costretto a uscire anzitempo nella disfatta contro l'Inter, i biancocelesti hanno perso ogni tipo di riferimento, facendo sì che un problema circoscritto diventasse poi il punto di svolta di una partita completamente da dimenticare.

Ha dovuto comunque ambientarsi: durante il suo primo anno in biancoceleste non ha avuto grandi opportunità, la coppia Casale-Romagnoli, coadiuvata da un Patric costante, dava garanzie sufficienti per non forzare il suo ingresso in pianta stabile nell'undici titolare di Maurizio Sarri, che gli aveva concesso appena quattro presenze in campionato al suo arrivo, pari a neanche 90 minuti di gioco nella sua prima stagione.

Poi, lo scorso anno, la svolta: Romagnoli si fa male al derby d'andata, terminato 0-0, alla dodicesima giornata. Lui entra e non esce più: da lì cambia completamente la sua avventura in biancoceleste, si fa notare per le sue caratteristiche uniche e di partita in partita impressiona tutti tra addetti ai lavori e tifosi per la sua capacità unica di unire qualità e velocità nelle sue prestazioni. Diventa, così, l'uomo imprescindibile della difesa della Lazio.

Inizia la stagione corrente da titolare e conferma tutte le ottime impressioni della scorsa: se possibile, diventa ancora più forte e completo, Baroni non lo limita ma gli concede tutto ciò che può fare un ragazzo di appena 24 anni alla sua prima esperienza da titolare in carriera. Lui lo sta ripagando, senza Gila è un'altra Lazio e un'altra difesa, sia in fase di possesso palla sia quando invece difendere è la priorità assoluta.

Gli occhi dei top club sono tutti su di lui: ci ha ripensato anche il Real Madrid, che è in pressing costante ormai da mesi per avere un'apertura da Formello per avviare una trattativa per il suo ritorno. "Non mi interessa, penso solo alla Lazio", ha recentemente dichiarato ai canali ufficiali del club biancoceleste. Oggi è anche uno degli idoli di un'intera tifoseria che, come mister Baroni, vorrebbe avere il privilegio di trattenerlo a Roma il più a lungo possibile.