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Di Gianluca Mattalini
Ennesima sconfitta contro una big del campionato. Dal 17 ottobre scorso (3-1 contro l'Inter) la squadra di mister Sarri ha ottenuto appena due punti contro le grandi del campionato (i due pareggi contro l'Atalanta). Con otto punti ottenuti in questa classifica la Lazio si posizione ultima e mostra a tutti gli effetti di una squadra che viaggia sulla falsa riga della grande con le piccole e piccola con le grandi stanziandosi così in un limbo privo di dimensione. "Questa squadra ha tutto per andare in Europa" così Tare ai microfoni di DAZN presentava la sfida del Milan ma ciò che è stato visto in campo è ciò che più lontano possa esserci dalle parole del d.s. biancoceleste.
La Lazio ora dovrà far ricredere tutti a partire dalla sfida dell' "Alberto Picco" di sabato sera. Bisogna sgombrare la testa e pensare solo al campo di 90 minuti in 90 minuti senza pensare, per quanto possibile, ai risultati delle dirette concorrenti ad un posto in Europa. "Non mollare mai" è sempre stato uno dei principi cardine del mondo biancoceleste e comunque anche quest'anno, tra molte ombre e poche luci, ha cercato di tenere alta questa filosofia. Sebbene nell'ultima partita sia stata subita la rimonta da parte del Diavolo la stagione della Lazio è stata caratterizzata da molte rincorse ai risultati ma spesso decisive. Sono infatti 19 le situazioni in cui la Lazio si è trovata a rincorrere e ben 15 i punti raccolti in queste occasioni.
La Lazio è terza in questa classifica subito dopo Inter e Juventus. L'atteggiamento è dunque quello di una grande squadra che non accetta la sconfitta e fino all'ultimo lotta per non uscire a mani vuote dal campo da gioco. Ci si chiede allora perché le due squadre che precedono la Lazio siano una in lotta per lo scudetto e l'altra ormai ad un passo dalla qualificazione alla prossima Champions League. La Lazio, a differenza loro, è sempre vittima di se stessa e cade spesso per errori personali facilmente evitabili. Serve quindi non solo atteggiamento ma anche una mentalità vincente che ad oggi sembra non scorrere tra le mura di Formello, o almeno non in tutti. Mister Sarri dovrà lavorare su questo perchè le basi per fare bene ci sono tutte.
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