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Notizie Lazio, Sforzini: “Immobile? Un’attaccante di livello assoluto”

Ciro Immobile

Sabato andrà in scena Lazio-Sassuolo. Ecco cosa ne pensa il doppio ex Ferdinando Sforzini, che ha parlato anche di Ciro Immobile.

redazionecittaceleste

A due settimane dalla brutta sconfitta nel derby, la Lazio si prepara a tornare in campo. La squadra di Maurizio Sarri ha avuto due settimane, dovute alla sosta per le Nazionali, per recuperare energie fisiche e mentali in vista del prossimo impegno. Tra poco più di 48 ore i biancocelesti ospiteranno allo Stadio Olimpico il Sassuolo, nella gara valevole per la 31a giornata di Serie A. Servono i tre punti per dimenticare la stracittadina e continuare a lottare per un posto in Europa League. Della sfida contro gli emiliani, ne ha parlato, ai microfoni di Lazio Style ChannelFerdinando Sforzini, ex giocatore non solo della Lazio, ma anche del Sassuolo: "Ricordi del periodo alla Lazio? È sempre molto bello vestire la maglia biancoceleste.".

Sulle due squadre"Il Sassuolo sono vari anni che mette in atto un determinato tipo di programmazione ottenendo risultati importanti grazie anche ad allenatori molto preparati. I neroverdi stanno compiendo un grande lavoro potendo anche contare sul fatto di non avere grandi pressioni. La Lazio, invece, è reduce dal derby perso malamente. I biancocelesti avranno voglia di rivalsa. Il punto di forza di entrambe le squadre è il reparto offensivo, che è il presente ed il futuro della Nazionale. Il calcio, rispetto a qualche anno fa, è cambiato molto. Sarri è migliorato tanto, il suo percorso parla per lui".

Su Ciro Immobile: "Immobile è un attaccante di assoluto livello, ogni volta che lo vedo mi sembra ancora quello di qualche anno fa, molto propositivo specialmente vicino alla porta. Quando vestiva la maglia del Grosseto era giovanissimo, ma già sapeva come di incidere. Mi impressionò dal primo allenamento. Arrivò a pranzo nella giornata della doppia seduta e prese subito parte alla partitina del pomeriggio. In allenamento andava in gol da ogni posizione. Ci completavamo, anche se mi diceva che lui avrebbe preferito giocare come punta unica".