"Colui che fece per viltade il gran rifiuto". Chissà quante volte i tifosi della Fiorentina, parafrasando il concittadino Dante, si sono riferiti così a Milinkovic-Savic dopo che il serbo, a un passo dalla viola, decise di sposare i colori biancocelesti. Una scelta che a detta dell'allora ds Pradé non avrebbe mai cambiato le sorti di una squadra. Mai frase fu più lontana dalla realtà dei fatti. La Lazio si ritrovò, e lo ha tutt'ora, uno dei centrocampisti più completi e forti dell'Europa intera. Miglior centrocampista marcatore nella storia della Lazio, capace di superare leggende del calibro di Nedeved, Veron e tanti altri. Autentico valore aggiunto dotato di un talento cristallino che illumina da anni la Lazio a forza di giocate strabilianti. Sette anni fa esordiva con i colori biancocelesti senza sapere ancora che sarebbe diventato un vero e proprio pezzo di storia di questa squadra.
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Lazio, sette anni fa la prima di Sergej: l’ascesa in vetta di un campione
Dal primo gol in Europa ai derby di Coppa
Un'ascesa nella storia biancoceleste quella di Milinkovic. Arrivato bambino e fattosi uomo con questi colori addosso, capace di prendersi sulle spalle a volte, insieme con Immobile, l'intera squadra e risolvendo le partite con giocate possibili a ben pochi nel panorama calcistico attuale. 54 gol con la maglia della Lazio; il primo arrivato nel lontano 2015 nella prima giornata di Europa League contro il Dnipro. Da quel giorno Milinkovic ha deciso di prendersi la Lazio in tutto e per tutto; mettendo a segno reti pesanti e decisive. Nel cuore del serbo ci sono sicuramente i primi due gol siglati nel derby nelle due sfide di Coppa Italia 2016/2017 quando sbloccò sia la gara d'andata che quella di ritorno.
Mattatore dei neroazzurri
In campionato Milinkovic ha una vittima preferita non indifferente. Il serbo è autentico mattatore dell'Inter a cui ha segnato ben 5 volte, con l'ultimo gol nel successo dello scorso anno al 93°. Un buon segnale proprio in vista della sfida di venerdì contro i neroazzuri per lanciare la Lazio verso i suoi obbiettivi e sottolineare come questa Lazio, in questo campionato, non vorrà essere solamente una comparsa.
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