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Provedel
Fare la conta di tutte le cose lodevoli viste nella serata di Bergamo sarebbe impossibile. Quella costruita, messa a punta e mandata in campo da Sarri è una macchina perfetta. Nella notte del Gewiss Stadium l'Atalanta cade rovinosamente sotto i colpi di una Lazio tanto solida quanto cinica che al triplice fischio di Abisso, alla casella tiri in porta subiti, fa registrare un esaltante zero. Il numero acquista maggior valore se si pensa alla storia recente dell'Atalanta: una macchina da gol capace di annientare qualsiasi avversario che gli si palesasse davanti. Lo zero dei gol subiti può dunque significare una cosa sola: clean sheet, il sesto consecutivo.
Questa Lazio, senza accorgersene, sta riscrivendo la propria storia. Provedel lo sta facendo già da diverse partite, ma quanto fatto fin qui dall'intero pacchetto difensivo conosce pochi precedenti. Prima di questo ottimo filotto di partite chiuse con la porta inviolata solo in una occasione la Lazio fece meglio: nella stagione 1997/98 furono 7 i clean sheet consecutivi. Altra Lazio, altri interpreti (non ce ne vogliano i sorprendenti difensori in forza ora in casa biancoceleste) che danno ancora più valore al lavoro svolto fino a oggi dai ragazzi di Sarri. Contro la Salernitana dunque la grande possibilità di eguagliare il primato della squadra di Sven-Goran Eriksson.
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