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Lazio, serve uno scatto di Correa per la Champions

Adesso il calendario spinge a sognare la grande rimonta per il quarto posto

redazionecittaceleste

Una rincorsa complicata. Difficile e piena di ostacoli, ma non impossibile. Per un posto in Champions League, la Lazio è in corsa, al momento è l’ultima della delle sette in lizza, pur con una gara da recuperare, ma parte in ritardo e per riprendere terreno sulle altre non può più sbagliare nulla. Una situazione non semplice, ma il calendario le dà una mano, visto che nelle prossime tre partite ci sono Spezia, Verona e Benevento. Tre gare sulla carta abbordabili, ma che è obbligata a vincere, anche perché dopo questo “trittico” arriva un miniciclo terribile con due scontri diretti con Napoli e Milan. Inzaghi è restio a fare tabelle, ma una sbirciatina al calendario l’ha data eccome e sa bene che sarà necessario arrivare agli sconti con le due big a punteggio pieno. Lì, se i biancocelesti saranno stati bravi a completare la "missione" e fare percorso netto, si deciderà tutto. Magari con i rossoneri e i napoletani, con tre successi alle spalle, potrebbe essere importante pure non perdere e poi andare in discesa o quasi con Genoa, Fiorentina e Parma prima del derby alla penultima. Ma per quello c’è tempo.

Pieretti e Barchiesi commentano Lazio  Crotone

CAMBIO DI ROTTA

Ora è imperativo fare punti. I rimpianti, vedi Genoa e Bologna, sono tanti e il tecnico, anche per questo, sa bene che è costretto a conquistare tre vittorie nelle prossime tre partite. Una pressione in più, non c’è dubbio, ma quanto è accaduto venerdì scorso nell’esito del processo sui tamponi, che non ha coinvolto la squadra, potrebbe dare quella spinta in più che tanto serve in un momento delicato come questo. La Lazio però deve migliorare drasticamente sia in difesa che in attacco. I numeri rispetto alla passata stagione dopo ventotto giornate sono impietosi, visto che l’anno scorso di questi tempi aveva realizzato 19 reti in più e incassato dieci gol in meno, tanto che era, insieme alla Juventus, la difesa meno battuta del torneo. Altri tempi, altra squadra, anche questo è vero, ma se Immobile e soci vogliono raggiungere l’Europa che conta hanno l’obbligo di invertire la rotta e riavvicinarsi il più possibile a quella Lazio lì, altrimenti sarà tutto inutile.

SCOSSA TUCU

Un altro cambiamento necessario sarà da parte dell’allenatore che nelle ultime undici partite di campionato dovrà cercare di utilizzare più giocatori possibili. Qualcuno che fino adesso ha avuto poco spazio e che potrebbe essere determinante come Pereira. E anche chi di possibilità ne ha avute parecchie, ma rispetto alla passata stagione ha subìto un’involuzione clamorosa, soprattutto in fase realizzativa. Il Tucu Correa è la seconda punta titolare, spesso fa coppia con Immobile. Le sue qualità sono indiscusse, ma è altrettanto vero che una seconda punta non può segnare appena tre reti in venti partite. Un tonfo che una squadra che aspira alla Champions non può permettersi. Servono i suoi guizzi, ma soprattutto i suoi gol per riprendere la corsa al quarto posto e trasformare le speranze in certezze. Poi, siccome il prossimo anno, sembra voglia cambiare aria, sarebbe un importante stimolo anche per l’argentino. Una sorta di promoter di sé stesso. E a trarne beneficio sarà lui, ma anche la Lazio. Nel frattempo Caicedo è guarito e scalpita per rientrare e rimettersi a disposizione della squadra e di Inzaghi. Anche il Panterone sarà un'arma fondamentale per lo sprint Champions.

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