Lazio, Sergej e una doppietta d’addio? Il serbo non si scompone sul futuro

La Lazio rischia di complicarsi la festa contro la Cremonese. Un tipico blackout cancella il doppio vantaggio biancoceleste e c'è bisogno di una zuccata di Milinkovic nel finale per conquistare i tre punti. Il serbo lascia il segno sulla partita con una doppietta, quella che potrebbe essere la sua ultima allo Stadio Olimpico con la maglia biancoceleste. La stagione si chiuderà ad Empoli, con l'obiettivo di mantenere il secondo posto in classifica. Ma tutti sono già proiettati a guardare al futuro e un addio del serbo, ad oggi, è più che una remota chiacchiera estiva che ogni anno torna ad essere di moda.

Il contratto in scadenza nel 2024, obbliga la società ad una scelta: rinnovo o cessione, senza vie di mezzo. Il rischio di perderlo a parametro zero non è contemplato. Lo ha confermato lo stesso Sarri al termine della sfida in conferenza stampa: "Il ragazzo è in scadenza anche la società dovrà prendere delle decisioni. Se si va per un prolungamento ha tutto un senso, altrimenti perdere un calciatore a zero sarebbe pesante. Molto dipenderà dal ragazzo". E in questo senso il serbo non si scompone: "Per il rinnovo vediamo, ho ancora un altro anno di contratto. A fine stagione vediamo cosa fare, l'importante era entrare in Champions League" - ha dichiarato ai microfoni di Dazn. Resta ancora tutto in bilico, ma è chiaro che una cessione del 21 cambierebbe gli scenari estivi, sia in termini di ricavi che di priorità.