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Sergej Milinkovic-Savic
Gli occhi di chi si sente tradito da chi a lungo è stato suo compagno fedele e fidato. Milinkovic guarda il pallone con lo sguardo di chi sembra aver smarrito quel feeling innato e puro. Il fatto che la Lazio sia terza in classifica nonostante un Immobile che va verso il 16esimo forfait stagionale e un Sergej a mezzo servizio deve far riflettere. Già così parlare di miracolo non significherebbe allontanarsi troppo dalla realtà. Per l'involuzione di Milinkovic parlano i numeri: 3 gol e 7 assist nelle prime 9 giornate, 1 gol e 1 assist nelle successive 15. Sarri ha sottolineato come i suoi numeri, fisici in particolar modo, siano in crescita e di come il serbo giochi più palloni rispetto a chiunque altro ma il dato relativo a quelli persi è un vero e proprio caso.
Nessuno in Serie A ha perso tanti palloni quanti il serbo (nell'andata con l'AZ partecipa alla serie di errori che portano a entrambi i gol olandesi). Se tanti sono gli interrogativi su cosa sia successo nella testa di Milinkovic, nessun dubbio c'è sulla sua voglia di riscatto. La sua presenza giovedì non è scontata: oltre il freno a mano mentale tirato pesa su di lui anche la diffida e non va escluso che Sarri possa decidere di preservarlo in ottica derby. Nonostante il periodo di forma tutt'altro che smagliante rinunciare a Milinkovic deve essere sempre una decisione meditata con ponderazione. In estate poi si tireranno le somme: come riporta Il Messaggero, il suo addio è sempre più probabile ma non con un'offerta inferiore ai 40 milioni (che Kezman ha promesso a Lotito). Tuttavia la qualificazione in Champions è la dote ultima che deve lasciare in caso reale di addio.
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