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Luis Alberto e Milinkovic
È stato a lungo il tema principale di discussione dell'opinione pubblica in merito al mondo Lazio: l'utilizzo contemporaneo di Milinkovic-Savic e Luis Alberto ha tenuto banco fin dall'arrivo di Sarri sulla panchina della Lazio. Il tecnico ha spiegato a più riprese il motivo che lo ha portato a prediligere l'impiego del serbo rilegando il Mago a cambio di lusso. Nell'ultimo mese le cose sono evidentemente cambiate con Sarri che ha iniziato a puntare anche su un nuovo Luis Alberto, sempre più dedito alla fase difensiva. La convivenza, tuttavia, non sta dando i frutti sperati: appena 14 dei 39 punti totali sono stati raccolti insieme. La prestazione contro il Milan, unico big match vinto con entrambi in campo, a oggi risulta solo un abbaio. Non è un caso che la Lazio abbia vinto tutti gli altri big match con solo uno dei due in campo.
Ormai è evidente e il problema centrocampo non riguarda solo il talento. Milinkovic e Luis Alberto sono una vera e propria arma in più nello scacchiere di Sarri ma nel 4-3-3 del tecnico uno sembra quasi essere di troppo creando scompenso. Pesa molto il cambio in regia: Cataldi, che in questa stagione è risultato spesso fondamentale, non è il muro che era Lucas Leiva soprattutto nel contrastare e arginare l'offensiva avversaria. Marcos Antonio è ancora un punto di domanda tanto che Sarri sul finire del mercato estivo ha voluto Vecino per il centrocampo e non solo per il ruolo di mezzala. L'uruguaiano a lungo è stato titolare al posto di Luis Alberto, una soluzione vincente che ha caratterizzato la prima parte di stagione. Luis ora è tornato, con merito, al suo posto ma sarebbe forse più conveniente per Sarri tornare a prendere le decisioni in base all'avversario.
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