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Lazio 57-58
Sarri può tirare un sospiro di sollievo. La difesa della sua squadra, non è la peggiore della storia. Ma c’è poco da stare allegri. Analizzando i numeri a partire dal primo campionato a girone unico (1929-1930) la squadra è riuscita a fare di peggio soltanto in tre occasioni. E per ritrovare una difesa scassata come quella attuale, bisogna riavvolgere il nastro e tornare alla stagione 1960-1961, anno della prima retrocessione in Serie B del club più antico della Capitale. Alla quindicesima giornata di campionato, la Lazio di Eufemi, Carradori e Molino aveva preso gli stessi gol della squadra attuale.
Per trovare una retroguardia peggiore, bisogna tornare indietro fino a ridosso del secondo dopo guerra. Parliamo della stagione 1948-1949, campionato bello quanto drammatico per la scomparsa del Grande Torino. Trentuno gol in quindici giornate. Era la Lazio di Remondini, Alzani e Puccinelli, una squadra che al termine del campionato arrivò a subire 62 reti nelle 38 partite di campionato. La formazione era allenata da Tognotti, ma già alla dodicesima - visti i risultati - il tecnico era stato avvicendato con Mario Sperone. Un risultato identico a quello attuale - per quanto riguarda il rendimento difensivo della Lazio - si ripropone nella stagione 1957-1958. E’ la Lazio di Lovati, Pinardi e Lo Buono: il tecnico - nelle prime diciannove partite - è lo slavo Milovan Ćirić.
A chiudere il podio delle peggiori difese della storia della Lazio, bisogna tornare indietro fino ai tempi della guerra. Stagione calcistica 1942-1943. I giocatori, più che dai palloni che spiovono in area, sono preoccupati dalla bombe che rischiano di cadere dal cielo. Si gioca realmente sotto le bombe. E quando arrivano i raid aerei, ci si ripara sotto le gradinate. La Lazio allenata dall’austriaco Popovich subisce trenta gol nelle prime quindici partite di campionato. E’ la squadra di Gradella, Monza e Ramella, il centrattacco si chiama Silvio Piola. Non è la Lazio dei pionieri, ma poco ci manca. La formazione chiude il campionato al nono posto, con 59 reti subite.
Per trovare - in tempi relativamente recenti - un rendimento difensivo così mediocre, è necessario tornare alla Lazio di metà anni ottanta. La Lazio - neopromossa - nella stagione 1983-1984 subisce nel girone di andata ventisette reti. Nelle prime tredici partite, sulla panchina della Lazio c’è Giancarlo Morrone, poi Paolo Carosi che riuscirà a centrare una salvezza insperata. Sono passati oltre tre decenni, in cui la formazione laziale, vivendo alterne vicende, è riuscita ad avere un rendimento decisamente migliore. Ma per risalire al risultato attuale, non bisogna andare troppo lontano: la scorsa stagione, la squadra di Simone Inzaghi - alla quindicesima giornata - aveva già subito 24 reti. Era un campanello d’allarme che è rimasto inascoltato in ottica campagna acquisti. E quindi, la colpa non può essere soltanto di Sarri.
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