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Claudio Lotito
Nove giornate per assicurarsi il ritorno in Champions, ma anche nove giornate per provare a scrivere una pagina importante di storia. Nel corso dell’intera presidenza Lotito, infatti, la Lazio non è mai riuscita a concludere una stagione al secondo posto. Al massimo i biancocelesti si sono piazzati al terzo posto, una volta con Delio Rossi nella stagione 2006/2007 e una vota con Pioli nella stagione 2014/2015. Il secondo posto è infatti una rarità in casa Lazio ed è arrivato soltanto tre volte. La prima risale alla stagione 1936/1937, la squadra di Silvio Piola concluse il campionato a -3 dal Bologna. Poi un lungo digiuno fino agli Anni Novanta. Prima nel 94/95 quando la Lazio di Zeman arrivò seconda a -10 dalla Juventus, poi nel 98/99 quando lo Scudetto sfumò sul gong, finendo dietro il Milan per un solo punto.
Nel 2000/2001 e soprattutto nel 1972/1973 la Lazio lottò per lo Scudetto finendo poi al terzo posto. Oggi, Sarri si accontenterebbe di riportare la Lazio in Champions. Sarebbe un vero e proprio miracolo sportivo al di là di qualsiasi altra dichiarazione: è evidente guardando gli organici sopratutto considerando la stagione avuta da Ciro Immobile. Vietato però guardare al finale con tranquillità, nonostante i cinque punti di vantaggio sulla Roma, sei sul Milan e sette sull’Inter. Senza dimenticare la Juventus, per la quale c’è la giustizia sportiva da aspettare. Anche perché raggiungere addirittura il secondo posto sarebbe un passo importante per i progetto di Sarri. E perché consacrerebbe la squadra che ha giocato meglio dopo il Napoli in questa stagione. Ma ci sono anche altre importanti ragioni.
La prima è prettamente economica. In base alla legge Melandri relativa ai diritti tv, il 12% viene diviso in base al piazzamento in campionato. Arrivare secondi porterebbe 14,5 milioni mentre sarebbero due in meno per il terzo e posto e altri due in meno (10,5) per il quarto. Soldi che farebbero comodo, oltre i 40-50 milioni botteghino escluso che garantirebbe la Champions. Ma soprattutto arrivare secondi significherebbe prenotare un biglietto per Riyad, dove a gennaio 2024 si giocherà la Supercoppa Italiana con la nuova formula delle final four. Accesso riservato alle prime due in campionato e alle finaliste di Coppa Italia, se una finalista dovesse arrivare seconda in A toccherebbe allora alla terza. Tolte le spese saranno altri 20 milioni da ripartire tra le quattro finaliste: anche in questo caso, non un dettaglio da poco.
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