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Scuffet
Un esordio da predestinato, otto anni fa, poi una carriera che ha incontrato alcune difficoltà. E, ora, il rilancio con la maglia del Cluj, prossimo avversario della Lazio negli spareggi di Conference League. Simone Scuffet, portiere della squadra romena, è stato intervistato da gianlucadimarzio.com. “L’esordio è stato una sorpresa anche per me, soprattutto perché non avrei dovuto giocare. Successe tutto in pochi minuti. Da lì in poi è stato un crescendo di cose belle, una grande partita contro l’Inter, poi la Nazionale… Mi ricordo la prima volta che vidi Buffon, non volevo crederci. Gli chiesi la maglia, ma l’ho fatto ogni volta che ci siamo incrociati e lo farei anche se ne avessi già cento. È stato ispirazione, riferimento e guida. Prima dalla televisione poi da compagno in nazionale”.
E sull’esperienza in Romania: “Sono rimasto stupito dalla città, mi ha sorpreso in tutto, non solo dal punto di vista calcistico. Posso dire che sono di nuovo felice. Sull’Italia ti dico che seguo e guardo il campionato, ma so che ogni cosa che verrà in futuro passerà dalle mie prestazioni qui. Sto benissimo e non vedo l’ora di poter aiutare la squadra”.
A febbraio il doppio confronto con la Lazio. “Siamo pronti a stupire. Daremo tutto. Loro sono favoriti ma dovranno stare attenti. Noi daremo il massimo e proveremo a sfruttare ogni occasione. Sai la palla è rotonda e se uno sbaglia l’approccio alla partita…può succedere di tutto”. E su Proevedel: “Con Provedel ci conosciamo da tanti anni. Ci siamo allenati insieme all’Udinese, lui era in Primavera, mentre io ero ancora negli allievi. Siamo cresciuti nella stessa zona, sia con lui che con Meret e Vicario. Ci lega una bella amicizia. Gli chiederò la maglia a fine partita”.
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