La Lazio ha scelto il suo esterno. O, almeno, questa è la netta sensazione che si rinforza di ora in ora. Sarà Filip Kostic a prendere il posto di Correa, da tempo con le valige in mano. Il serbo ormai è davvero a un passo dal vestire la maglia biancoceleste, con la società che sta limando gli ultimi dettagli e sta preparando l’arrivo. Nessun problema nemmeno per il nodo Kamenovic: si lavora anche con Kezman per parcheggiare il difensore in un altro club almeno per questa stagione. Per ingannare l’attesa, allora, andiamo a vedere da vicino chi è Filip Kostic.
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Lazio, alla scoperta di Kostic: che numeri per il serbo!
Numeri e carriera dell’esterno offensivo dell’Eintracht che sembra ormai vicinissimo all’arrivo a Formello agli ordini di Sarri
Parlano i numeri
Esterno sinistro, ha giocato principalmente come ala ma negli ultimi anni ha stupito anche da quinto, respingendo le critiche di chi sostena fosse poco adatto alla fase difensiva. Ventinove anni da compiere a novembre, Kostic ha mostrato grandi potenzialità sin dall’inizio della sua carriera. L’exploit, però, è arrivato nelle ultime stagioni, in concomitanza con il passaggio all’Eintracht Francoforte. Tre anni in cui, per il serbo, sono arrivati tra tutte le competizioni ventisei goal e quarantanove assist. Impressionanti i numeri dell’ultima Bundesliga, con quattro reti messe a segno e addirittura diciassette assist. Kostic, insieme a Milinkovic, fa anche parte del gruppo dellanazionale serba con la quale ha disputato trentotto presenze condite da tre reti e sette assist.
La carriera
Il primo contratto da professionista arriva a diciassette anni grazie al Radnicki, club serbo di seconda serie con il quale conquista subito la promozione. Dopo due anni in Serbia, il trasferimento in Olanda, al Groningen, ancora giovanissimo. Come sottolinea il Corriere dello Sport, la scarsa conoscenza della lingua inglese e la giovane età non facilitano l’ambientamento di Kostic. Che nella prima stagione viene spesso criticato per scarso impegno ed eccessiva presenza nelle pagine di gossip. Ma il serbo ignora le critiche e nella stagione successiva, con nove reti e otto assist, viene addirittura paragonato a Robben, leggenda locale. L’exploit attira gli sguardi dalla Germania e firma per lo Stoccarda. L’esperienza ormai alle spalle lo aiuta nell’ambientamento e, dopo altri due anni, passa all’Amburgo. Anche qui rimane due stagioni, prima di passare all’Eintracht. E, ora, dopo tre anni a Francoforte il suo futuro sembra spingerlo con decisione verso Roma, sponda Lazio.
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