La Lazio torna a casa per la prima all’Olimpico del 2023 senza la Nord ma nel ricordo di Mihajlovic. Dopo i toccanti momenti prima del fischio di inizio in ricordo di Sinisa, però, è tempo di giocare per cancellare i fantasmi di Lecce. Bastano pochi secondi alla Lazio per passare in vantaggio: appena novanta. Da un calcio d’angolo di Luis Alberto Felipe Anderson beffa Vicario per il vantaggio biancoceleste. La partita si mette subito in discesa e la Lazio gestisce il vantaggio provando a colpire nuovamente un Empoli mai pericoloso nei primi venti minuti. Al 19’ è grandissima l’occasione per la Lazio su una splendida combinazione tra Felipe Anderson e Lazzari, che crossa per Zaccagni. Il tiro dell’ex Verona si spegne però di poco al lato della porta dei toscani. Poco dopo reclama un rigore l’Empoli per un presunto contatto tra Caputo e Romagnoli, ma l’arbitro lascia giustamente correre.
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La Lazio si scioglie nel finale: due punti persi contro un Empoli nullo
Il primo tempo scorre via senza particolari emozioni. L’Empoli si mostra sterile e non si fa mai vedere con cattiveria dalle parti di Provedel. La Lazio invece fa la sua partita in cerca del gol del raddoppio. Al 43’ arriva la prima brutta notizia per i biancocelesti. Lazzari commette fallo sulla trequarti offensiva e viene ammonito: diffidato, salterà la prossima gara con il Sassuolo. Due minuti dopo, senza recupero, l’arbitro fischia la fine del primo tempo. Si riparte nella seconda frazione senza cambi da entrambe le parti e con la Lazio di nuovo in proiezione offensiva in cerca del raddoppio. Al sesto minuto ancora pericolosi i biancocelesti da calcio d’angolo: il colpo di testa di Immobile si spegne però sull’esterno della rete. Passano altri cinque minuti e, al 55’, arriva il raddoppio della Lazio: questa volta Felipe Anderson si trasforma in assistman per Zaccagni che controlla e batte Vicario.
Subito Zanetti corre ai ripari con doppio cambio: fuori Baldanzi e Grassi, dentro Bandinelli e Cambiaghi. Al 60’ cambia anche Sarri: fuori Zaccagni e dentro Pedro. Tre minuti dopo arrivano i primi segnali di Milinkovic: sassata dalla distanza, bravissimo Vicario a deviare sul palo. Il tentativo di tap in di Immobile, in fuorigioco, non va a buon fine. Altri cambi al 68’ nell’Empoli: fuori Satriano e Stojanovic, dentro Pjaca ed Ebuhei. Subito dopo ammonito Romagnoli per un fallo a metà campo. Un minuto dopo arriva il giallo anche per Pedro, colpevole di aver calciato in porta dopo il fischio dell’arbitro. Al 70’ cambia ancora Sarri: fuori Cataldi e Lazzari, dentro Vecino e Hysaj. Ancora un giallo, questa volta lato Empoli, due minuti dopo: ammonito Bandinelli. Al 76’ ultimo cambio per l’Empoli: fuori Fazzini, dentro Bajrami.
La partita si riapre improvvisamente all’84’: il contropiede dell’Empoli in una delle prime sortite offensive pericolose porta al gol di Caputo che rimette tutto in discussione. Sarri corre ai ripari e pochi minuti dopo si copre togliendo Luis Alberto e inserendo Basic. I quattro minuti di recupero concessi dall’arbitro portano a un finale inatteso per quanto visto in campo. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo per l’Empoli la palla arriva a Marin, che trova un gran gol che vale il pareggio dei toscani. È il gol che chiude il match: la squadra esce tra i fischi di una parte importante dell’Olimpico.
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