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Nuovo allenatore, vecchia Lazio: da Sarri a Tudor riecco gli stessi fantasmi

Edoardo Pettinelli Redattore 
Il pareggio arrivato all'ultimo contro il Monza ha deluso in maniera netta mister Tudor che ha visto riapparire vecchi limiti di questa rosa

Via i ponti con la passata gestione: è stato chiaro Tudor dal momento del suo arrivo a Formello. Nessuna ostilità o avversione a Sarri, ma la convinzione che per uscire dal momento negativo la Lazio avesse bisogno di stimoli nuovi e nuove idee fin da subito. Ecco dunque il cambio modulo, l'azzeramento delle gerarchie con alcuni giocatori promossi e altri declassati. Insomma Tudor si è giocato tutte le sue carte fin da subito, andando all-in prima per capire in quanti avessero reale intenzione di seguirlo e poi per chiarire chi fosse davvero idoneo al suo calcio.

Ma nonostante nell'ultima uscita sia arrivato un pareggio, che dunque rende ancora ottimo lo score del croato dal suo insediamento sulla panchina della Lazio, ha segnato profondamente il tecnico. "Purtroppo eravamo in tanti sotto tono, sono arrabbiato", ha detto nel post partita e di certo a Formello pretenderà delle spiegazioni. Superati i 45 giorni l'ex Verona sta mettendo realmente a fuoco l'ambiente circostante. E non può essere solo un caso l'esistenza di un Tudor pre e uno post Monza.


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