La magia di Luis Alberto permette alla Lazio di archiviare, al netto di una prestazione sotto le righe, la pratica Sampdoria e di proiettarsi subito alla sfida di venerdì. L'appuntamento al Maradona è prestigioso, contro un avversario al momento tra i più difficili d'Europa. Il Napoli di Luciano Spalletti è un avversario contro il quale si può capire il proprio reale valore. La trasferta di Napoli sarà inevitabilmente diversa per chi la Lazio ora la guida. Sarri all'ombra del Vesuvio ha espresso sicuramente una delle sue migliori versioni di calcio, creando un rapporto con la tifoseria eguagliato solo dall'amore con i tifosi della Lazio. Nonostante del suo Napoli si parli ancora oggi Sarri è pienamente immerso del mondo Lazio, e la certezza è che arriverà a Napoli affamato di tre punti anche per sfatare un vero e proprio tabù.
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Lazio, Sarri: la testa a venerdì, ma il “suo” Napoli è un tabù. I precedenti
Sarri da avversario ha affrontato il Napoli 10 volte e il trend è decisamente negativo. I successi sono appena due: alla guida dell'Empoli (4-2 stagione 2014/15) e da tecnico della Juventus (4-3 stagione 2019/20). Due sono anche i pareggi collezionati: sulla panchina dell'Arezzo in Serie B nella stagione 2006/07 finì 2-2 all'allora stadio San Paolo. Il secondo pareggio invece è arrivato nella stagione 2014/15: 2-2 da allenatore dell'Empoli. Sono invece ben sei le sconfitte: al primo incrocio assoluto nella stagione 2005/06 nel primo turno di Coppa Italia quando il Pescara di Sarri uscì sconfitto per 2-0. Le altre sconfitte sono arrivate negli ultimi cinque incroci: due da allenatore della Juventus e tre sulla panchina della Lazio. Da tecnico bianoceleste contro il Napoli Sarri non ha mai collezionato punti. Oltre al trend negativo da invertire, Sarri vorrà anche centrare la prima vittoria a Napoli, città nella quale non ha mai vinto.
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