Sarri reinventa la Lazio e studia il turnover: pronto ancora Vecino in regia

Definirlo ancora conservatore è disonestà intellettuale. Maurizio Sarri cambia e lo fa spesso ma non nei canoni tipici che l'opinione pubblica si aspettà. Spesso le pedine usate sono le stesse ma la duttilità con cui le usa è unica nel suo genere. Sarri è in grado di reinventarsi giocatori in nuovi ruoli (da Marusic terzino fino a Felipe prima punta). Il tutto non per sua volontà, ovviamente, ma per sopperire al meglio a i limiti di una rosa sulla quale alcuni dirigenti preferiscono sorvolare. La Lazio è terza e lo è con un rosa decisamente più corta rispetto a chi corre per un posto Champions insieme a lei: difficile immaginare il lavoro di Sarri con una rosa completa e costruita interamente da lui. Restare nel limbo dell'ipotetico però è un limite sbagliato e per questo constatare quanto fatto da Sarri con ciò che ha è quasi imperativo.

Il turnover in vista di giovedì può essere una soluzione ma nulla comunque può o deve essere lasciato al caso. I giocatori per fare determinate scelte Sarri se li è creati da se con Felipe Anderson esempio manifesto davanti a tutti. L'ultima invenzione poi è in mezzo al campo: dove Vecino ha trovato nuova vita in cabina di regia. Chissà se l'uomo da tre punti al Maradona sarebbe stato titolare anche nel derby di domenica sera. Maresca ha tolto ogni tipo di dubbio con il giallo "generoso" del Dall'Ara e per questo è difficile ipotizzare per giovedì sera qualcun altro in cabina di regia. Come playmaker o da mezz'ala di un posto contro l'AZ Vecino sembra essere l'unico certo in una rosa che, Sarri, nella giornata di ieri studiava ancora al meglio in termini di scelte.