Può sorridere con orgoglio Maurizio Sarri. Da quell'estate 2021 non sono passati neanche due anni e il tecnico toscano ha rivoluzionato la Lazio. Un percorso di crescita e un cambio di filosofia, nel credo di un allenatore che ha sempre messo le idee prima del risultato. E i numeri cominciano a dargli ragione: secondo posto in classifica con 61 punti in 30 giornate. Il rendimento stagionale della squadra biancoceleste permette al Comandante di eguagliare Maestrelli nella cavalcata del primo scudetto e di superare il dato del 1999-2000, il secondo titolo. Il traguardo Champions è alla portata e Mau carica il gruppo e tiene alta la concentrazione. "Tappatevi le orecchie, non pensiamo di essere bravi adesso. Concentrazione massima e attenzione alta sino all'ultimo" - questo il senso del discorso pronunciato ieri a Formello, secondo quanto riporta IlMessaggero, con la testa del gruppo già proiettata al Torino.
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Sarri nella storia della Lazio. Alla squadra: “Ora tappatevi le orecchie”
Ora è il momento di dimostrare di essere cresciuti, in un momento così delicato della stagione. Sarri ha conquistato tutti, il salto di qualità soprattutto nello spirito ne è la chiave. Lo stesso spirito che sta esaltando il patron Claudio Lotito. "Non è un caso che sia sempre più presente a Formello" - riporta sempre il quotidiano romano. "Questa squadra mi sta entusiasmando e voglio sostenerla affinché mantenga questo carattere sino all'ultimo. Non devono esserci ostacoli, nessuno deve più mettersi in mezzo, ho ripreso tutto io in pugno". Ed ora resta ancora da sciogliere il nodo del prossimo direttore sportivo: Lotito non ha ancora presentato il triennale a Tare e proseguono i rumors su Accardi o Foggia, al fianco di Fabiani come dg. In caso di addio di Tare, Peruzzi avrebbe dato disponibilità a tornare al fianco di Sarri. La Lazio ha cambiato passo, ora spetta a Lotito completare la rivoluzione avviata dal Comandante.
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