Se quello alle porte non è il momento della verità per la Lazio, di certo ci si avvicina. La squadra di Maurizio Sarri, infatti, si prepara ad affrontare una fase critica della propria stagione sotto diversi punti di vista. Nel prossimo mese e mezzo si scoprirà molto sulle ambizioni della squadra biancoceleste, almeno per quest’anno. Una buona parte delle risposte, ovviamente, dovrà arrivare dal mercato. Lotito ha promesso sorprese a Sarri, ma intanto il tempo scorre e mette fretta al presidente.
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Lazio, Sarri cerca lo sprint ma fa i conti con mercato, emergenza e diffidati
Da qui a fine febbraio la squadra biancoceleste si giocherà gran parte della propria stagione, ma il mister è alle prese con diverse grane
Le ultime gare hanno ormai scolpito nella pietra l’evidente necessità di un difensore centrale. Il reparto, con l’infortunio di Acerbi, è quanto mai in emergenza. Non una buona notizia in vista delle prossime gare: prima della sosta, saranno 3 in 7 giorni: Salernitana, Udinese e Atalanta. E c’è da fare molta attenzione anche ai 4 assenti a Formello di ieri. Dovessero saltare la gara di domani, la rosa biancoceleste si ritroverebbe in concreta difficoltà. Che potrebbe aumentare la prossima settimana se Cataldi, Luis Alberto o Marusic dovessero ricevere un ammonizione: diffidati, salterebbero la gara con l’Atalanta. Proprio la partita di sabato 22 chiuderà il mese di gennaio, con il weekend successivo dedicato alle nazionali, e spalancherà le porte all’inferno di febbraio.
In 22 giorni, infatti, la Lazio sarà chiamata ad affrontare tra le 6 e le 7 partite, tutte importantissime. Di queste, 4 saranno in campionato contro Fiorentina, Bologna, Udinese e Napoli. Scontato dire che sarà fondamentale fare quanti più punti possibile, ma non bisogna dimenticare anche gli altri impegni. Di certo, si giocheranno i sedicesimi di Europa League contro il Porto. E, in caso di vittoria martedì in Coppa Italia, si affronteranno anche i quarti di finale contro i rossoneri. Coefficiente di difficoltà che, quindi, a febbraio promette di essere altissimo. L’imperativo sarà allora non sbagliare e, soprattutto, non snobbare le coppe. In una stagione complicata dal punto di vista della continuità, sollevare un trofeo porterebbe, oltre alla gioia, anche un posto diretto in Europa.
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