Sarri sorride per il nuovo prato dell’Olimpico. E la Lazio va veloce a Formello

Segnali incoraggianti in vista della seconda parte di stagione. È un Sarri quanto mai felice quello che si aggira per Formello e la ragione è duplice. La prima notizia arriva infatti direttamente dal centro sportivo della Lazio. Il tecnico è felicissimo di come la rosa biancoceleste ha risposto in queste settimane di stop. Il gruppo ha lavorato bene, è in fiducia. E allora arriva perfetta anche l’altra notizia, che arriva direttamente dallo stadio Olimpico. La Lazio tornerà a giocare nello stadio di casa soltanto l’8 gennaio, quando i biancocelesti affronteranno l’Empoli dopo la trasferta di Lecce del 4. Ma lo farà in uno stadio diverso.

In attesa di novità sul nuovo stadio, quel Flaminio a lungo sognato, è uno stadio nuovo l’Olimpico che troveranno i biancocelesti. Non è un segreto che la Lazio, tramite Sarri ma anche tramite i calciatori, si sia più volte lamentata delle condizioni del manto erboso, denunciando problemi per effettuare a pieno il proprio gioco. Parole sostenute dai numeri: 31 punti in 16 gare in trasferta, 32 in 18 in casa. Proprio per questo è fondamentale, rivela Il Messaggero, il lavoro svolto da Sport e Salute durante questa sosta.

Programma condiviso con la Lazio e con la Roma, lavori intensi che hanno sottoposto il terreno dell’Olimpico a diversi interventi per migliorare la fittezza e la robustezza del tappeto erboso. Il prato ha ricevuto un trattamento intensivo, con mezzi tecnologici importanti come le fitolampade che riproducono la luce del sole. Ma anche prodotti naturali come aminoacidi vegetali e bioattivatori dello sviluppo. Il prato è stato poi totalmente sostituito nelle zone dei portieri tramite risolatura con big roll, ossia con zolle preparate in vivaio per dare solidità e tenuta. Ogni giorno, infine, agronomi e giardinieri hanno monitorato il terreno e hanno utilizzato semine più adatte all’inverno. L’Olimpico insomma promette di presentarsi in ottime condizioni: Sarri ne è informato e non vede l’ora di testarlo in prima persona.