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Sarri
"Il derby sarà sempre sentito, è la partita dell'anno, ma bisogna iniziare a pensare in maniere diversa" diceva lo scorso 7 maggio mister Sarri. Parole forti intrinseche di un messaggio estremamente importante quelle che sul finire della passata stagione risuonavano allo Stadio Olimpico. Il tecnico biancoceleste ci ha sempre provato a prendere le distanze dall'euforia cittadina. Alla fine però non è riuscito a resistere e per pensare troppo al derby ha pure perso Milinkovic-Savic. "Tornassi indietro lo metterei titolare" l'ammissione di Satti che ora non verrà certamente accusato di poca lucidità. Di certo si capirà che, per una volta, anche in lui (l'uomo burbero un po' testa di ca**o da lui descritto per dipingere il Sarrismo) il cuore ha vinto sulla testa.
"Questa gara ti entra nell'anima" ha detto Sarri facendo mea culpa sulla gestione di Milinkovic. Parole che testimoniano come davvero sia una partita differente se persino una persona estremamente meticolosa fatica nel controllare le sue emozioni. Il Comandante questa Lazio l'ha capita e lo ha fatto davvero facendosi trasportare dall'amore di squadra e tifosi in maniera completa. A Formello ha ritrovato il divertimento di allenare ma ora è il momento di fare sul serio. Servirà una reazione mai vista senza Immobile e Milinkovic: in sette occasioni senza i due è arrivata una sola vittoria, un pareggio e cinque sconfitte (quattro in Europa League). Ora non bisognerà guardare troppo avanti, prima viene il Feyenoord e lì Milinkovic ci sarà e dalla sua rabbia bisognerà ripartire per continuare il cammino europeo.
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