La sua Lazio incanta a Bergamo con una lezione servita a suon di scambi stretti e di uno-due contro l'Atalanta. Maurizio Sarri si tiene stretta la sua creatura, una squadra che sta crescendo quotidianamente grazie al lavoro sul campo. Sarri è un maestro di calcio, bisogna entrare in sinergia con lui, sposare la sua idea di gioco o altrimenti non funziona. Serve predisposizione, la stessa che il tecnico ha visto fin da subito dal suo arrivo a Roma, riscontrabile nell'atteggiamento propositivo dei suoi calciatori. Il gruppo è con lui e lo si legge dalle parole di Felipe Anderson che al termine di Atalanta-Lazio ha dichiarato che i giocatori danno tutto per il proprio allenatore. Lo stesso Felipe Anderson reinventato da falso nueve alla Mertens ed autore di una prestazione sublime contro gli orobici. Traguardi che senza fiducia nei confronti dell'allenatore non raggiungi.
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Lazio, Sarri mette nel mirino un record di Eriksson: i dettagli
L'allenatore biancoceleste, nella sfida contro la Salernitana, può eguagliare un record stabilito nel 1998 da Sven Goran Eriksson: ecco quale
Nella trasferta in terra bergamasca però sono arrivate, ormai, le consuete risposte dal reparto difensivo. Dopo i 90' del Gewiss Stadium la Lazio esce senza subire gol, anzi, senza subire neanche un tiro in porta dalla squadra di Gasperini. Una vittoria per 2-0 che segna anche il sesto clean sheet consecutivo per Sarri e i suoi. Ora, nella prossima sfida contro la Salernitana, Sarri mette nel mirino un record stabilito da Sven Goran Eriksson. Nel 1998 la sua squadra riuscì a mantenere la porta inviolata per 7 partite. Se la Lazio dovesse vincere contro la Salernitana senza subire gol, Sarri eguaglierebbe il record dell'allenatore del secondo scudetto biancoceleste.
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