Lazio, Sarri e il messaggio allo spogliatoio: “Se non mi volete, parlate chiaro”

Salgono a dodici le sconfitte di questo campionato, per un'annata che si è aperta in modo sinistro (ko contro Lecce e Genoa) e che a marzo inoltrato vede vacillare anche le speranze del tifoso biancoceleste più ottimista. Un'altra battuta d'arresto per la Lazio, sconfitta dall'Udinese in cinque minuti a inizio ripresa, con le reti di Lucca e Zarraga. Una sconfitta che pesa più di tante altre, con il quarto posto a -11 e con la decisione inevitabile di andare in ritiro.

In una settimana in cui le voci su un futuro di Sarri - ieri imbeccato anche dai cori della Curva Nord - erano state messe a tacere dal comunicato di rinnovata fiducia da parte della società, la risposta è stata un altro scivolone fragoroso. Mau non ci sta, ieri non era in campo per la squalifica, ha seguito la gara dalla postazione in tribuna. Ma il tecnico negli spogliatoi si è espresso a chiare lettere alla squadra. "Se non mi volete più, parlate chiaro" - le sue parole riportate da Il Messaggero. Che la squadra giochi contro di lui? Sarri vuole chiarezza. I tifosi, invece, poter applaudire una squadra che rispetta le ambizioni con cittadinanza dei biancocelesti, piuttosto che esplodere in una doppia contestazione tra sciopero e fischi.

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