Tempo al tempo, Sarri lo va dicendo ormai dal suo arrivo sulla panchina biancoceleste. Prima, la richiesta di tempo per vedere finalmente una Lazio davvero sarriana e non ibrida, a metà tra i dettami del nuovo tecnico e quelli di Simone Inzaghi. Poi per vedere i singoli a proprio agio e non più concentrati sulle idee insegnate che sul gioco effettivo. A una stagione e sette gare di distanza dal suo insediamento, ha avuto ragione Sarri. Ne è per esempio la prova lampante Lazzari, ma anche i big - Milinkovic su tutti - che hanno beneficiato molto della cura del tecnico ex Empoli.
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Sarri, il sogno è riportare la Lazio in alto. E Lotito si complimenta ancora
E il primo a essere contento non può non essere il presidente Claudio Lotito. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il patron è sceso ancora una volta negli spogliatoi al termine della gara contro il Verona. “Che bella, questa Lazio” sarebbero state le parole e il concetto espresso ai calciatori e al mister, tutti protagonisti di grandi complimenti. E proprio questa gioia non getta ombra sul colloquio andato in scena telefonicamente venerdì: il patron ha chiesto a Sarri il perché sul mancato inserimento di Maximiano e Casale informazione, il mister ha risposto domenica sul campo. Serve tempo, il diktat non cambia. E fin qui, lo stesso Casale e Marcos Antonio lo hanno dimostrato contro il Verona, Sarri ha avuto sempre ragione.
Serve tempo, ma serve anche grinta. La stessa che Sarri ha messo in gioco nel post partita di Lazio-Napoli e che ora porterà probabilmente lui e la società al pagamento di una multa, riuscendo così a evitare deferimenti e squalifiche. Ma al mister interessa poco: la Lazio va difesa ed è pronto a farlo insieme alla Curva. Sperando, magari, di poter tornare a sentire il prossimo anno la musica più dolce che possa risuonare in uno stadio di calcio.
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