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Dejan Stankovic
Di Gianluca Mattalini
La Lazio vince ma non convince. La Sampdoria si divora due gol, con Cuisance e Gabbiadini, ma la vince Luis Alberto con una perla che solo un mago come lui era in grado di fare. Non ci ha pensato due volte, ha chiuso gli occhi e ha bucato la rete. Audero non avrebbe potuto pararla neanche se fosse stato avvisato in anticipo. Ma passiamo alle dichiarazioni di Dejan Stankovic che, nella conferenza stampa post partita, ha risposto alle domande dei giornalisti.
Oggi avreste meritato di più. Si è dato una spiegazione per questi soli 7 gol segnati in 16 partite? Quali sono le difficoltà più importante nell'affrontare la Lazio che voi avete messo in grandissima difficoltà?
A partire dall'ultima domanda, noi abbiamo giocato contro la Lazio. Una squadra con gli obiettivi molto ben diversi dai nostri. Con giocatori di altissima qualità tecnica. Allenata alla grande. Organizzatissima. Una difesa molto stabile. Abbiamo cercato di metterli in difficoltà e di sporcare di più il loro gioco, di non dare continuità alle ondate della Lazio che dopo ti abbassano, ti mettono in difficoltà e avete visto, una palla sporca da fuori area la mettono nel sette. E' questa la qualità. Abbiamo segnato poco. Stiamo segnando poco e per vincere servono i gol. Ma vi posso garantire che stiamo lavorando tutti i giorni. Non voglio trovare le scuse e le giustificazioni ma è molto difficile giocare ogni partita con l'acqua alla gola. Noi, e lo ripeto anche ai ragazzi, non siamo la squadra che può creare una decina di occasioni pulite a partita. Creiamo 3-4 palle gol, anche oggi, forse 2 erano belle. Quella non tranquillità, quella voglia di risolvere e con un tiro di fare 2 gol, affrettano la decisione. La sbagliano la decisione. Ma io non posso prendermela con loro perché stanno dando il 300%. Si, abbiamo perso contro una grande squadra ma i ragazzi sono stati dignitosi di brutto ma di brutto.
I tifosi se la sono presa con l'ex presidente Ferrero che era presente allo stadio. Volevo chiederle se si aspettava una sua presenza in tribuna oggi
Io mi aspettavo una vittoria e una prestazione dignitosa e questo ho avuto, grazie.
Mi hanno colpito molto le sue parole. Lei da giocatore ha vissuto un'esperienza simile qua con la Lazio, un momento particolare. Le chiedo però da allenatore, da uno che ci mette la faccia e per questo le faccio tanti complimenti, che peso è vivere una situazione come quella attuale della Samp? Il gol di Luis Alberto mi ha ricordato i gol che faceva un certo Stankovic, non so se a lei magari è venuto in mente.
Luis è bravo. Noi sapevamo le sue qualità, di lui, di Pedro, di Zaccagni, di Ciro soprattutto... sapevamo che una mezza, non pulita, occasione in un attacco che non prometteva tantissimo poteva con un guizzo di Sergej o Luis Alberto poteva nascere una palla gol da niente. I ragazzi sono stati bravi, perfetti per 90 minuti. Anche quella palla sfortunatamente la lasci ad uno che il piede ce l'ha e come e trova il tiro che trova e gli si possono fare soltanto i complimenti. Le mie situazioni sono in campo. Io sono un di spogliatoio, di ragazzi, di lavoro, di sofferenza e mi limito. C'ho una diga intorno. Posso cambiare qualcosa io. Posso lavorare. Posso essere onesto con me stesso e con i miei ragazzi. Allargarmi non è il mio lavoro. Sono pagato per mettere la squadra in condizione fisica e tattica, di fare le prestazioni. Provare a far meglio, dare tutti loro stessi come stanno facendo. Basta? Purtroppo non basta. Per alzare bandiera bianca però ci vuole molto di più. Mi devono schiacciare molto molto di più per alzare bandiera bianca. Fino alla fine rappresentiamo un grande club e tale così ci dobbiamo comportare.
Che emozione è stata tornare all'Olimpico? Ricevere i cori della sua curva quando era giocatore
Bellissima. Già la strada di entrare all'Olimpico che facevo tantissime volte, i sottopassaggi. La zona spogliatoio è un po' cambiata ma l'Olimpico no. Sempre solito fascino di bellezza, di importanza. Ho fatto quasi 6 anni. Tanto tempo fa, ero ragazzino. Abbiamo vinto e io lo dico sempre, abbiamo vinto pure poco per quanto eravamo forti. Quella generazione lì è sempre bello. E' la prima volta e spero che non sia l'ultima che torno qui.
Forse il maggior rimpianto della Sampdoria è a inizio secondo tempo in cui la Lazio ha sbagliato tanto. Voi siete ripartiti3-4 volte però vi è mancata la lucidità di trovare la soluzione giusta
Quando guardi una partita prepari tanti aspetti anche a livello fisico perché sapevamo come partite infrasettimanali, con rotazioni che erano poche, giocatori che erano disponibili o non disponibili e tornati da poco. Volevamo aumentare i ritmi e lo abbiamo fatto all'inizio del secondo tempo. Abbiamo sporcato tantissimo le uscite della Lazio all'inizio del secondo tempo per il primo quarto d'ora. Non puoi tenere questo ritmo per tanto tempo ma abbiamo rubati 2-3 palloni e potevamo essere più tranquilli nella conclusione perché non da Lazio perdere quei palloni lì.
Prendo la parola soltanto per salutarti. Per dirti, penso a nome di molte persone, siamo tutti molto contenti di rivederti e ti auguriamo veramente tutto quello che vuoi. Magari anche un giorno venire qui ad allenare la Lazio. Magari chissà, tra qualche anno. Venire e tornare qui ad allenare la Lazio. Ci hai regalato tantissime emozioni. Mi auguro che tu possa fare la carriera sulla panchina che ha fatto Roberto Mancini, che sta facendo Simeone, che sta facendo Conceicao, insomma era stata una squadra di allenatori quella e ormai lo abbiamo capito. Siniša Mihajlović, Inzaghi e forse me ne dimentico anche qualcuno. Buona vita per tutto.
Ora non ti allargare (ride). E' stato davvero bello vedervi. Sono passati tanti anni ma voi non cambiate. E' davvero emozionante vedervi. Grazie davvero, grazie di tutto.
Era il 2016-2017 quando Nicola salvò il Crotone con un'impresa che sembrava impossibile e poi si è fatto da Crotone a Torino. Quindi ti chiedo, pensi che quel dato statistico possa essere utile alla Samp e in caso cosa faresti?
Ma che scelgano i giocatori cosa devo fare, io lo faccio senza problemi. Un'impresa, un'impresa importante. Non guardo i dati statistici perché ogni partita è una storia a sé. Una striscia di positività tirerebbe davvero su i ragazzi che sono bravi, vi garantisco che sono bravi, ma purtroppo la tensione li condiziona perché davvero stanno dando tutti se stessi. C'è margine che possono fare meglio, lo so ma la situazione li condiziona.
Siete arrivati qui con tante assenze. C'è qualcuno che può recuperare per settimana prossima?
Abbiamo parlato tante volte che prepariamo partita dopo partita e dopo la partita facciamo i conti. Da dopodomani cominciamo a preparare la prossima e poi vediamo. Jesé è entrato molto bene. La sua qualità non si discute. Si sta sacrificando. Ha capito lo spirito del gruppo. Vediamo. Adesso non posso pensare alla prossima. Devo smaltire la tensione.
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