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Terremoto in Liga. È notizia di poche ora fa l'arresto del difensore centrale classe 2002 del Siviglia Kike Salas. Il prospetto spagnolo già nel giro della nazionale under 21 de La Roja è il protagonista di terribili vicende extra-campo che lo vedrebbero protagonista da quanto emerso dall'inchiesta condotta dalla Polizia spagnola. Salta, di conseguenza, ogni trattativa avviata con la Lazio che, ignara della vicenda, lo aveva cercato insistentemente tanto da spingersi a presentare un'offerta agli andalusi, poi rispedita al mittente, sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato a circa 10 milioni di euro.
Poi scoppia lo scandalo scommesse: al difensore quasi 22enne vengono contestate sei partite nell'arco temporale che va dalla 30esima alla 38esima giornata dello scorso campionato spagnolo, molto grave l'accusa - riporta il quotidiano spagnolo El Confidencial, che ieri aveva svelato il tutto nel primo pomeriggio - è di aver ottenuto volontariamente cartellini gialli per far vincere, attraverso scommesse pilotate, i suoi amici e non solo, forzando di fatto la propria condotta in campo in maniera volontaria. L'anno scorso, difatti, Kike Salas aveva ricevuto addirittura 10 cartellini gialli in 23 partite disputate, 7 dei quali nelle ultime 9 gare stagionali.
Il quotidiano iberico poi aggiunge ulteriori dettagli: sarebbero due le persone attualmente legate al difensore classe 2002 di proprietà del club andaluso, sebbene siano in corso ulteriori accertamenti. E sarebbero già note le cifre ottenute dai due soggetti in merito alla condotta di Kike Salas: circa 9.000 euro l'incasso complessivo per le ammonizioni pilotate dal difensore, secondo quanto accertato dal tribunale di Morón de la Frontera, in Andalusia.
Le sanzioni previste nel codice disciplinare spagnolo per questa violazione possono essere varie, sempre secondo quanto riportato da El Confidencial: si parte con la sconfitta a tavolino per la squadra, in questo caso il Siviglia, delle partite prese in causa nei termini descritti nell'articolo 59 del codice disciplinare, passando per tre punti di penalizzazione in classifica, arrivando fino alla retrocessione, l'inabilitazione a ricoprire cariche nell'organizzazione federale o la sospensione o revoca della licenza federale, per un periodo da due a cinque anni e addirittura la revoca definitiva della stessa licenza, sebbene questa sanzione possa essere considerata e imposta solo in modo eccezionale per violazioni molto gravi e annessa recidiva. Sfumato Salas, dunque, la Lazio si concentra sulle prossime mosse da effettuare sul mercato<<<
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