Ha già esordito con personalità in Nazionale già stasera contro il Belgio Nicolò Rovella: una grande chance che sì è meritato lungo tutto un percorso complesso, partito da talentuoso regista del Genoa, passando poi per Juventus e Monza prima di arrivare ad oggi, alla Lazio, che lo ha voluto fortemente su espressa richiesta di Maurizio Sarri.
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Lazio, Rovella non è cresciuto: è migliorato in tutte le statistiche!
Ieri sera, nel partita di Nations League vinta dagli azzurri a Bruxelles contro il Belgio per 0-1, la partita di Rovella è stata in linea con il suo rendimento stagionale e con le attese della vigilia: tanta emozione, evidente anche dal suo atteggiamento, tanto da meritarsi un richiamo da Spalletti al 20' per la posizione troppo difensiva, timida assunta fino ad allora.
La sua gara, nel complesso, è più che positiva: gioca 76 palloni, effettua 65 passaggi su 68 tentati con una precisione del 96%, risulta concreto ed attento in fase difensiva, dando possibilità di sfogo in avanti ai suoi compagni di reparto. Vince anche due duelli fisici di cui uno aereo e calcia una sola volta in alleggerimento, poi esce al 79' quando ormai non ha più e il Belgio sale di tono.
Alla Lazio, dopo la breve parentesi sotto la gestione di Tudor, che lo aveva relegato ai margini del suo progetto in biancoceleste, è arrivata la cura Baroni: lo ha responsabilizzato, gli ha affidato le chiavi del centrocampo capitolino, in cogestione con Guendouzi, e, soprattutto, ha trovato la chiave tattica per esaltarne le caratteristiche tecniche.
Già, perché tanto del suo exploit non è solo un momento diverso per il classe 2001, ma un netto cambiamento tattico che oggi lo vede gestire in coppia la mediana biancoceleste, in modo da dargli tante soluzioni sia verticali che orizzontali, perfette per il suo stile di gioco, e anche di farlo rendere al meglio senza palla tra i piedi, un aspetto che già avevamo intravisto lo scorso anno con Sarri.
Anche le statistiche testimoniano un grande balzo tra la scorsa stagione e quella corrente: anzitutto, dopo le prime sedici gare stagionali, lo scorso anno aveva raccolto 650 minuti giocati tra tutte le competizioni mentre oggi, con Baroni, ha già giocato ben 983 minuti complessivi. E' vero, c'era da affrontare un duro periodo di ambientamento con Sarri, ma qualche problema di pubalgia e un centrocampo non particolarmente brillante ne avevano nettamente limitato l'apporto.
Con il pallone tra i piedi è sempre stato molto dotato e questo, probabilmente, è il principale motivo che aveva spinto la Lazio ad investire su di lui: in Serie A, quest'anno, ha già completato ben 516 passaggi su 553, di cui solo 6 però chiave, per una percentuale del 93.3% di passaggi riusciti rispetto a quelli tentati, senza però trovare assistenze finora nonostante abbia anche il compito di battere qualche calcio piazzato.
Ma non solo: c'è anche la fase di non possesso tanto cara a Baroni e qui Rovella sta impressionando, avendo già intercettato 10 palloni in totale in campionato e trovandosi sorprendentemente sul gradino più basso del podio nella classifica dei calciatori con più palloni rubati con 34 recuperi, addirittura davanti al compagno di reparto Guendouzi, grande interditore, addirittura in 41esima posizione con 20 palloni recuperati.
Macina tanto gioco ma anche tantissimi chilometri il mediano biancoceleste: è anche terzo in classifica per distanza media percorsa per partita dietro a due motori come McTominay e Freuler, che ha appena cinque chilometri percorsi in media rispetto agli 11,560 km di Rovella. Dato abbondantemente testimoniato anche nell'ultima gara vinta contro il Monza, quando, al termine del match, risultava il calciatore in campo con più distanza percorsa.
Due soli aspetti da curare, come ammesso anche da lui stesso dal ritiro della Nazionale a Coverciano: il primo è quello fisico, perde pochi duelli fisici di meno di quanti ne vince (34 a 45). Poi c'è il lato caratteriale o, meglio, quello delle sanzioni: 15 sono i falli commessi, mentre è già a quattro il numero di ammonizioni ricevute, che lo collocano già in diffida solo alla 13sima giornata di Serie A. E' preziosissimo in fase difensiva e se ne stanno accorgendo tutti, ma qualche giallo di meno sarebbe un dettaglio importantissimo nella sua maturazione, già a buon punto.
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