Lazio, Rovella guida le operazioni: è il derby della maturità. All’andata…

Non è mai banale un derby della Capitale, ancora meno se può segnare la tua completa maturazione e il riscatto rispetto alla gara d'andata. Una gara che ha inseguito tanto dal suo arrivo a Roma. Lui che, originario di Segrate, vive la rivalità con i giallorossi come un dogma assoluto. È entrato in maniera viva e netta nelle dinamiche della stracittadina, ora sogna di vincerla dominando il centrocampo. Sarà infatti lui a guidare le operazioni lato Lazio.

Ci sarà anche Guendouzi a coadiuvarlo, il francese sarà impegnato nel vis-à-vis con Konè e dovrà correre tantissimo per coprire quanta più superficie possibile sul prato verde dell'Olimpico. Dovrà farlo anche Rovella, che come al solito sarà però anche chiamato a dare il via alle offensive biancocelesti. Arriva sicuramente riposato dopo il turno di squalifica nell'andata dei quarti di finale di Europa League. Non un dettaglio per chi arriva quasi sulle gambe a giocarsi un derby che vale una fetta enorme di stagione.

Era subentrato in due delle tre stracittadine nell'anno del suo arrivo, la prima invece fu costretto a saltarla per i noti problemi di pubalgia che lo hanno fortemente limitato in quel periodo. È l'essenza della manovra biancoceleste, senza di lui la Lazio fatica a trovare continuità nel fraseggio e nella ricerca del rombo offensivo ideato da Baroni. Senza Rovella i biancocelesti perdono tanto della loro qualità in entrambi le fasi, un verdetto corroborato anche dalla sconfitta subita contro il Bodo/Glimt.

All'andata fu protagonista di un acceso battibecco nella maxi-rissa del finale. Clima incandescente e provocazioni ad hoc: Paredes quel duello lo ha vinto anche sulla base dell'esperienza, quella che a Rovella ancora - per evidenti dati anagrafici - può mancare. Sarà il derby che può segnare la sua completa maturazione: dovrà difendere e attaccare, con Guendouzi servirà una partita perfetta per ribadire il valore assoluto della fantastica cerniera biancoceleste.