Lazio, Rotterdam è servita da lezione: Sarri e la scelta tattica vincente

Braccia al cielo dopo il triplice fischio di Marciniak: all'Olimpico la Lazio annulla il Feyenoord e vince con la firma d'autore di Ciro Immobile. La 200ª rete con l'aquila sul petto di King Ciro ha un sapore speciale e un peso specifico importante che vale tre punti d'oro per i discorsi relativi alla qualificazione agli ottavi di Champions. È stata una Lazio diversa rispetto a quella vista a Rotterdam appena 13 giorni prima, quando i biancocelesti uscirono dal De Kuip incassando un pesante 3-1 dalla formazione di Slot.

La Lazio di Sarri ha cambiato pelle all'Olimpico. Poco scintillante magari, ma cinica, spietata e vogliosa. La differenza è anche visibile nei numeri: rispetto alla gara d'andata la Lazio ha scelto di lasciare il pallino del gioco agli avversari. E il dato sul possesso palla lo dimostra. A Rotterdam la Lazio chiuse con un 52% di possesso palla a favore, ieri i biancocelesti hanno concluso la sfida con appena il 38%.

Niente di casuale, Sarri ha spiegato la scelta tattica a fine gara: “Visto anche la partita d'andata è stata anche una scelta di uscire poco sui difensori centrali, con loro che sfruttano molto il portiere per palleggiare. Quindi abbiamo deciso di lasciargli il possesso in quella zona di campo, soprattutto dopo il vantaggio”. Un accorgimento tattico che ha dato i suoi frutti, con la Lazio che ha annullato gli attacchi del Feyenoord. E ha evitato rischi non fossilizzandosi a costruire dal basso come nella gara d'andata, con un errore in impostazione di Casale che ha regalato il gol a Gimenez che ha aperto il conto in favore degli olandesi al De Kuip.

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