Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Delio Rossi ha commentato il momento positivo della Laziodi Baroni, concentrandosi su alcuni interpreti della rosa biancoceleste e su alcuni margini di miglioramento che la squadra può effettuare. Di seguito, le parole dell'ex allenatore biancoceleste: “Rovella? Chiaro che non sarà mai un Pirlo, è un giocatore migliore in fase di non possesso. Sostituirà Ricci, giocatore che a me piace molto. Nella fase di possesso sta migliorando, però forse gli mancano gli ultimi 20 metri. Gol e filtrante, il passaggio finale. Ora sta bene fisicamente e credo si trovi meglio in un centrocampo a due. Per chiudere l’azione è importante l’abitudine, il conoscere i movimenti dei compagni in area di rigore. Quando hai situazioni codificate, è più facile trovare l’ultimo passaggio.
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Lazio, Delio Rossi: “A Rovella mancano gli ultimi venti metri, su Noslin…”
I margini di miglioramento della Lazio? Ce ne sono tanti. Basti pensare ai piccoli dettagli sui calci piazzati, piuttosto che nella fase di rifinitura. La Lazio, per la mole di gioco che crea, penso che sia addirittura meno pericolosa di come potrebbe essere. A volte un pizzico di frenesia può far saltare una buona azione. Più che per Baroni, questo capitolo riguarda le scelte dei singoli in determinate situazioni. Romagnoli preferisce più rinculare, ma adesso sta accettando l’uno contro uno e cerca sempre l’anticipo. E’ un giocatore intelligente e lo sta dimostrando. Quando la squadra va bene, il singolo vuole restare all’altezza e non essere il ‘problema’. Il calciatore cerca sempre la sua zona di confort, se lo togli da lì subentra la titubanza. I due allenatori precedenti hanno arricchito i calciatori della Lazio, perché hanno proposto due modi diversi di giocare.
I singoli? Tchaouna secondo me è ancora un ‘cavallo selvaggio’. Ha qualità, ma è ancora troppo istintivo. E’ giovane, come lo stesso Dele-Bashiru. Noslin? Bisogna fare una ‘scelta’. Bisogna selezionare un ruolo, che sia esterno destro o sinistro. Preferisco uno che fa una cosa da 7 che uno che ne fa tante da 6. Trovargli una collocazione potrebbe anche rassicurare il ragazzo stesso. Meglio questo, altrimenti potrebbe anche perdersi”.
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