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D. Rossi: “Pellegrini non è Tavares. La Lazio fatica quando le cose si mettono male”

Delio Rossi
Intervenuto ai microfoni di RadioSei l'ex tecnico biancoceleste ha detto la sua dopo la sconfitta della squadra di Baroni con la Fiorentina
Edoardo Pettinelli Redattore 

Intervenuto ai microfoni di RadioSei l'ex tecnico biancoceleste, Delio Rossi, ha detto la sua dopo la sconfitta della Lazio di Baroni contro la Fiorentina. "Non sempre l’approccio delle gare della Lazio è negativo, poi ci sono gli episodi che cambiano lo spartito dell’incontro. La Fiorentina ha fatto meglio, poi la squadra di Baroni fa fatica quando le cose si mettono male e non ci sono più spazi. Con un certo tipo di squadre ed in certi contesti tattici la Lazio fatica.

Non ho avuto la sensazione che la Fiorentina avesse più motivazioni. Il discorso è sempre lo stesso, quando giochi tre volte a settimana qualcosa perdi sempre. Non solo fisicamente, ma anche nella preparazione della partita dal punto di vista mentale e strategico. Anche acquisire questa mentalità è un allenamento. La viola era più brillante, stava meglio. Anche nel derby è accaduto qualcosa di simile e non credo si possa parlare di motivazioni mancanti. 

La forza della Lazio sono i due centrocampisti centrali, lo abbiamo visto quando sono leggermente calati. Danno equilibrio alla squadra, mentre Dele-Bashiru è più una mezzala che un mediano. Dietro la scelta di far partire dalla panchina Rovella c’è stata sicuramente una logica, anche Baroni sa bene che la squadra non può farne a meno. Ieri sera sembrava un centrocampo ad uno, Guendouzi. Sul nigeriano ci si può lavorare, ma le caratteristiche poi sono quelle.

Non sarà mai il Leiva della situazione, solo il Re Mida trasformava le pietre in oro. Con tutto il rispetto, Pellegrini non è Tavares. Ieri ha dato la colpa a Provedel in occasione della prima rete, ma la responsabilità è sua. Quando ti vengono a mancare dei giocatori paghi. La Lazio non è una squadra di fenomeni, sta facendo il suo. Poi non modula il gioco rispetto agli avversari, è programmata per giocare in una maniera chiara. Può andare o male".