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Lazio, D.Rossi: “Serve lavorare più sulla forza che sulla resistenza. Sul mercato…”

Stefania Palminteri Redattore 
Intervenuto ai microfoni di Radio Sei l'ex tecnico biancoceleste Delio Rossi ha detto la sua sulla gara con il Como e sulla questione mercato

Intervenuto ai microfoni di Radio Sei l'ex tecnico biancoceleste Delio Rossi ha detto la sua sul pareggio della Lazio di Baroni contro il Como e sulla questione mercato, dall'arrivo di Ibrahimovic ai tanti nomi sul taccuino di Fabiani.

"I risultati dell’ultima giornata di campionato? La partita della Lazio contro il Como è stata brutta, indipendentemente dal fatto che poi si può guadagnare un punto sulle altre o rimanere alla stessa distanza. Ovviamente la situazione è positiva, ma alla lunga non paga. Questet’anno la Lazio ha un organico più ampio, ma a livello di picchi individuali è indietro rispetto alle passate stagioni. Serve lavorare più sulla forza che sulla resistenza, ma per lavorare sulla forza serve stare bene fisicamente. Più impegni portano ovviamente a maggiori rischi di infortuni. Mentalità e moduli? L’importante è che l’allenatore si sia costruito una credibilità e questo è successo perché si evince da chi gioca e chi subentra, dal loro modo di fare. Acquisita la credibilità, non va persa. Mai derogare ai propri principi e Baroni non lo sta facendo. Numero di elementi offensivi?

È chiaro che se tutti stanno bene posso fare anche scelte coraggiose, ma se alcuni calciatori non stanno benissimo c’è il rischio di peggiorare la loro situazione. Ibrahimovic? Una volta che la società segue un giocatore è giusto che lo prenda quando si presenta l’opportunità. Magari anche pensando al futuro, soprattutto in questo caso che parliamo di un ragazzo di 19 anni. Dietro ad un acquisto ci deve essere una logica, che magari ha a che fare con il futuro. Fagioli? È un calciatore che ha qualità, è più offensivo che da mettere davanti alla difesa. Può giocare in un centrocampo a due, più con Rovella che con Guendouzi. Ancora però secondo me non può prendere in mano la squadra. È un giocatore interessante, da prendere subito se la Juve lo lascia, ma non è un Leiva che sa impostare e contrastare".