Lazio, rosa corta tra lampi e blackout: manca ancora la giusta mentalità

Parole che fanno riflettere quelle di Sarri dopo l'eliminazione della Lazio dall'Europa League. "La mia sensazione è che non siamo pronti per giocare due competizioni di alto livello per struttura materiale e mentale", così si è espresso in conferenza stampa al termine di Feyenoord-Lazio. "A volte è questione di cilindrata mentale" ha aggiunto. Il focus torna a battere sempre sullo stesso punto: questa Lazio nei momenti in cui deve dimostrare maturità e forza mentale finisce per sciogliersi ed innervosirsi al primo episodio storto della partita. Sarri sta lavorando sulla mentalità del gruppo, è la grande mancanza di questa squadra, più della qualità della rosa o di eventuali mancanze dal punto di vista tecnico.

Il mercato estivo ha permesso al tecnico biancoceleste di allungare le rotazioni, eppure si torna sempre lì. Impossibile dimenticare l'eliminazione contro il Salisburgo dell'aprile 2018, quando la Lazio, allenata da Inzaghi, crollò in Austria in vantaggio 5-2 tra andata e ritorno. O per tornare ai fatti più recenti il 'germe' a cui faceva riferimento Sarri dopo il KO ad Herning contro il Midtjylland. Alla Lazio serve trovare una forza mentale diversa per diventare grande, altrimenti rischia di incappare in altri rischiosi scivoloni. Come essere eliminata da un girone totalmente alla portata.