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QDL – Lazio, Romulo: “Pedro Neto era devastante. Sarei rimasto 10 anni, ma sono…”

Romulo
Queste le parole di Rômulo Caldeira intervenuto a Quelli della Libertà in onda ogni sera dalle 18:30 alle 20 su Cittaceleste TV e Radiosei
Edoardo Benedetti Redattore 

È intervenuto ai microfoni di Quelli della Libertà, in onda su Cittaceleste TV e Radiosei, l'ex esterno della Lazio Rômulo Caldeira. Nonostante soli sei mesi in prestito con la maglia biancoceleste, il tuttofare italo-brasiliano è rimasto nel cuore della tifoseria capitolina. Oggi, da doppio ex, ha commentato la sfida tra Hellas Verona e Lazio, match in programma domenica 19 gennaio valevole per la ventunesima giornata di Serie A. Queste le sue parole: "Una bellissima cosa il giro di campo all'Olimpico, mi sono emozionato. Purtroppo con la Lazio è durata poco ma sarei rimasto una decina di anni. Roma è una della città più belle del mondo, unica. Vivere lì è una cosa, vivere lì da giocatore della Lazio un'altra. Sono rimasto solo sei mesi fa, la società ha fatto delle scelte perché aveva bisogno di altro. Sono sempre grato a Lotito e Tare nonostante sono stato triste di andarmene. Non mi era mai capitato di stare così poco tempo in una squadra ed essere così ricordato, non sarò un Radu ma i tifosi mi scrivono quasi tutti i giorni. Tra quelli stati poco alla Lazio forse sono il giocatore più amato(ride, n.d.r.).

Contro il Verona mi aspetto una partita più facile per la Lazio, i gialloblù si stanno riprendendo. Il loro problema ora è il cambio di proprietà, le prime due o tre partite potrebbero essere problematiche. C'è un po' di confusione sicuramente, ci sarà da fare attenzione nei prossimi mesi. Per la Lazio sarà una partita più tranquilla perché sulla carta ha giocatori molto forti, che stanno insieme da tanto. Faccio i complimenti a Lotito, che magari non piace ai tifosi, riesce a mantenere una squadra per tanto tempo ed è una cosa fantastica. La Lazio sta facendo un bellissimo campionato, se non avesse perso punti nelle ultime gare starebbe lottando con l'Inter. Mercato? Non lo so, seguo l'Hellas ma vedere tutte le partite è difficile. Tra quelli visti Belahyane è bravo, l'ho visto da vicino ed è molto tecnico, sa proteggere bene la palla nonostante sia giovane e si fa trovare nel posto giusto al momento giusto. Il salto con la Lazio potrebbe essere un problema, l'atmosfera è diversa.

La squadra che ha vinto la Coppa Italia rimarrà nel cuore dei tifosi, ho fatto tante amicizie con i giocatori della squadra, soprattutto con Leiva perché entrambe le famiglie sono in contatto. Pedro Neto? Fortissimo. Ho avuto Bernardeschi alla Fiorentina, è un fenomeno, però Pedro era molto più forte quando avevano un'età simile. Quando ho esordito con l'Empoli Pedro fece una ventina di minuti incredibili, era devastante. C'erano Immobile, Caicedo e Correa: come faceva a giocare. Felipe Anderson al Palmeiras? Tutti si aspettavano il treno della Lazio che ripartiva e non si fermava, ha avuto difficoltà nei primi sei mesi. È difficile dopo diversi anni in Europa, anche se penso ne abbia ancora per tre o quattro anni. Il calcio in Brasile è diverso, quando torni è diverso. Si gioca ogni tre giorni, prima giochi a sud dove fanno cinque gradi e la settimana dopo nel nord con 40. Ho consigliato alla Lazio un difensore devastante, Wagner Leonardo. Ho la sua procura, è un fenomeno. È stato il migliore difensore del campionato brasiliano, è il capitano del Vitória e ha segnato una decina di gol. Devastante, è come un Acerbi migliorato. Il Gruppo City lo vuole prendere adesso, a giugno costerà il triplo".