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Romero
Sembrava dover essere uno dei tanti giovani passati per la Lazio ma mai valorizzati ma Luka Romero ha deciso di riscrivere la sua storia. Arrivato con l'etichetta del predestinato (più giovane esordiente nella storia della Liga) oltre che del talento purissimo. La prima convocazione in Nazionale maggiore lo scorso maggio e la consapevolezza della Lazio di avere tra le mani uno vero e proprio diamante. Nel ritiro di Auronzo i tifosi lo hanno innalzato a piccolo idolo ma nella parte iniziale della stagione il suo impiego poteva lasciar pensare a una storia destinata a non iniziare mai. Sarri, invece, lo ha protetto inizialmente dai riflettori, lasciandogli la possibilità di lavorare nella più assoluta tranquillità. Gli infortuni di Immobile e Zaccagni poi hanno agevolato il suo inserimento.
La fame addosso di chi vive di questo sport, la voglia di fare proprio ogni pallone hanno fatto innamorare ancor di più i tifosi del 2004 argentino. Poi il gol da tre punti al Monza, il primo tra i "grandi", in un'esplosione di gioia unica tra campo e spalti. Il capitolo rinnovo, che prima era un impegno tra i tanti, è diventata una priorità in casa Lazio. Ora manca solo la firma del talento argentino che freme per l'inizio del nuovo anno. La voglia di prendersi ancor di più la Lazio oltre che quella di rappresentare la sua nazionale (under 20) nelle competizioni in programma. Lukità è cresciuto e non solo guardando la carta d'identità ma anche e soprattutto come calciatore.
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