Lazio, il futuro di Romero come priorità. Da evitare un Pedro Neto bis

Già sotto le Tre Cime di Lavaredo il futuro di Luka Romero è diventato un'incognita di non poco conto. Il talento argentino ad Auronzo di Cadore ha provato a mettersi in mostra: volenteroso e alla costante ricerca della giocata giusta. I tifosi lo hanno innalzato a piccolo idolo nel ritiro dedicandogli cori e invocandolo a gran voce in occasione dei calci piazzati. Sarri, a differenza di quanto fatto con Raul Moro ora alla Ternana, sembrava voler puntare su di lui per questa Lazio in questa stagione. L'inizio del campionato ha confutato tale ipotesi con Romero mai impiegato in Serie A e schierato solo per 15 minuti scarsi contro il Midtjylland a risultato già acquisito. Ora il suo futuro rischia di diventare un caso con il ragazzo che il prossimo novembre compirà 18 anni ma con il discorso per il rinnovo mai realmente impostato.

Rinnovo

Dal momento in cui Romero diventerà maggiorenne, potrà teoricamente accordarsi con qualsiasi altra squadra. Il discorso per rinnovare il suo contratto in scadenza è fermo e il suo agente, Ramadani, sa bene che se la Lazio non si muoverà già nelle prossime settimane la situazione potrebbe complicarsi ancora di più. Il classe 2004 è seguito da tanti club europei, è nella lista dei 50 migliori talenti della "Next Generetion" stilata dal "The Guardian". In quel di Formello è sempre tra quelli che da più del 100% e in molti sono sicuri del suo talento.

Pedro Neto

Lotito dovrà intervenire personalmente forte degli insegnamenti che il passato ha impartito al patron stesso. La vicenda di Pedro Neto non può essere dimenticata: il portoghese salutò la Lazio perché con Inzaghi al comando non vedeva mai il campo. Ora è tra i giocatori di maggior talento e più seguiti in Premier League. Per la Lazio deve essere vietato perdere un giovane dal talento, seppur ancora grezzo, come quello di Romero. Il discorso del rinnovo deve diventare una priorità assoluta per non avere grandi rimpianti in futuro.