“Ho solo ricordi bellissimi dei derby. È una gara magnifica, sapevamo che vincerla era un po’ come vincere lo Scudetto. Anche quando non era una buona stagione, il derby poteva riscattare l’intera annata. Era una partita diversa dalle altre, i tifosi la rendevano ancora più bella grazie a coreografie meravigliose. Il tifo allo stadio era fortissimo, per me è stato un goal importante come quello tra Boca e River: la città reagisce allo stesso modo.
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Lazio-Roma, le voci di chi ha scritto pagine indimenticabili nei derby
Il goal che segnai nel derby ci rimise in gara all’ultimo minuto. Se la Roma avesse vinto, avrebbe praticamente vinto lo Scudetto: sarebbe stato brutto vedere i festeggiamenti. Quando entrai eravamo sotto 2-0, pensavo solo a segnare. Era fondamentale pareggiare, segnai un bellissimo goal con l’esterno destro: il pallone uscì come un missile verso la porta. Dalla mia prospettiva sembrava non entrare mai, sono stati secondi incredibili: ho ancora i brividi. I miei compagni mi portarono sotto la curva, non mi ero reso conto di cosa avessi fatto. Dopo vent’anni ancora mi chiamano alcuni tifosi della Lazio: è un goal rimasto nel cuore di tutti.
I derby di Roma sono sempre particolari, non si sa come possono finire. Oggi più che mai la Lazio è più forte dei giallorossi, ma le stracittadine vanno giocate e vinte. Quando si scende in campo il cuore batte sempre forte. Spero vinca la Lazio perché ho lasciato il cuore a Roma, dove ho vissuto sensazioni uniche. In ogni partita mi immagino di essere lì e mettere con lo spirito il pallone in porta per far vincere i biancocelesti”.
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