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Lazio-Roma
Che le questioni da campo del derby si prolungassero ben oltre il triplice fischio di Massa era ampiamente prevedibile. Meno intuibile erano invece i motivi che avrebbero causato degli "scontri" così reiterati. Gli aspetti sportivi sembrano già dimenticati in quanto quello che sta coinvolgendo entrambe le tifoserie non ha nulla a che vedere con il calcio. Il Corriere della Sera svela numerosi retroscena in merito a una reazione poco felice della Roma alle lamentale, implicite, di disparità di trattamento mosse dalla Lazio in seguito alla mancata segnalazione di un tifoso romanista (oggi daspato) che aveva mostrato durante il derby una bandiera raffigurante due militanti nazisti con i colori della Roma. "I cori antisemiti sono un problema trentennale della tifoseria organizzata della Lazio. Non c’è stato un derby dalla metà degli anni 90 fino ad oggi in cui la Nord non abbia intonato giallorosso ebreo" racconta il Corriere della Sera.
La presa di posizione della Lazio avrebbe fatto infuriare la Roma. A Trigoria, si legge sempre sul quotidiano, avrebbero fatto notare che i tifosi della Roma sono da sempre vittima di cori e scritte antisemite. Inoltre si sottolinea che i gesti dei tifosi biancocelesti (coinvolti spesso a migliaia) non possono essere paragonati a quello di un romanista. La poca lucidità di questa considerazione è evidente e al limite dell'ironia. Non si sarebbe placata qui la rabbia della Roma, con il Corriere della Sera che continua: "Un solo tifoso della Roma ha portato uno stendardo in Monte Mario e la Lazio invoca il doppiopesismo?Con decine di migliaia di persone che gridano in sinagoga vai a pregare come fosse un insulto e con decine di video postati dai loro tifosi in rete?Un coro ormai entrato nell'immaginario collettivo. Basta digitare le prime parole in rete per ottenere migliaia di filmati. Con i tifosi della Lazio di ogni età che lo cantano con disprezzo. Coro che ha accompagnato i festeggiamenti della squadra sotto la Curva Nord al derby dell'andata".
Accuse che non possono restare senza risposta in particolar modo per la generalizzazione che si fa di un atto deplorevole come l'antisemitismo. La superficialità di come si minimizzi il gesto del tifoso della Roma in quanto "una tantum al fronte dell'assidutità dei laziali" è una cosa che va condannata. Condannata in quanto sembra volersi discostare dalla gravità intrinseca al gesto stesso. Ognuno estirpi l'erba cattiva guardando al proprio di giardino. Tempo di far polemica sterile, caratteristica principale di chi ora punta il dito, ce ne è sempre. Tuttavia non è questo il caso né, tanto meno, l'argomento. Si condanni l'antisemitismo in ogni sua sfaccettatura.
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