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Mourinho
Vince ancora la Lazio a discapito della Roma, in un derby che sta diventando sempre più dolce negli ultimi incontri. Decisiva la rete di Zaccagni arrivata dagli undici metri: proteste da parte di Mourinho, anche in conferenza stampa. Di seguito, l'intervento dell'allenatore portoghese ai microfoni dei cronisti presenti.
La Roma negli ultimi quattro derby non ha mai segnato, ma l'atteggiamento iniziale è sempre positivo. Poi qualcosa cambia, come se lo spiega?
"Siamo entrati bene in partita, nel primo tempo abbiamo avuto il controllo anche a livello emotivo. Con tranquillità, anche in mezzo al campo. La Lazio l'ha sentito più di noi. Nell'intervallo però è cambiato qualcosa. Perdere Dybala è una cosa che fa la differenza, l'ho visto anche all'interno dello spogliatoio. I giocatori si guardavano... Non voglio dire che questa è stata la causa del rigore, ma nello svolgimento del gioco lo abbiamo visto. In questo tipo di partita è fondamentale segnare per primi.
E' un rigore figlio del calcio moderno, che è sicuramente peggiore rispetto a quello di anni fa. L'arbitro è a tre metri e dice di no, poi Irrati lo richiama decidendo lui un derby. E' un modo triste per il calcio dei giorni d'oggi: è difficile essere difensore. Una volta preso il gol, senza Paulo, è stata dura. Abbiamo cercato di fare il massimo con i limiti che abbiamo. Da tempo abbiamo problemi, con i quinti non riusciamo a creare niente nonostante le potenziali occasioni. E' frustrante perché a prescindere da chi gioca non si riesce a ricavare nulla. Purtroppo con Orsato sappiamo già come va a finire, il recupero non lo gioca mai".
Aveva pensato prima di usare Dybala in corsa?
"La situazione è molto semplice. Se subentra nel secondo tempo, vorrebbe dire che nel primo soffriamo. Lui cambia la partita, è una situazione difficile da gestire. Giocare un derby con Dybala inizialmente in panchina non è facile. Prima della partita ci ho parlato molto, voleva giocare a tutti i costi. Pensavamo avesse almeno 65/70 minuti di autonomia, invece è durato di meno".
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