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Mourinho
Termina a reti bianche il derby tra Lazio e Roma, con poche emozioni. Solamente un palo di Luis Alberto e una grande parata di Rui Patricio, poco più. Al termine del match, Josè Mourinho è intervenuto in conferenza stampa per commentare il pareggio contro i biancocelesti.
Come mai i cambi sono arrivati in maniera così tardiva?
"Sapevo che per i miei due esterni, Karsdorp e Spinazzola, sarebbe stato difficile giocare per novanta minuti. Lo richiedeva la gara, sia a livello emozionale che atletico. Anche Bove non aveva i novanta minuti, ma non avevo molte scelte in panchina. A centrocampo c'era Renato Sanches, che infatti poi è entrato ma non era facile in una partita così intensa. Davanti invece abbiamo Paulo e Lukaku, i nostri diamanti. La tendenza naturale è lasciarli in campo, sempre. Mi piaceva comunque com'erano messi in campo i miei ragazzi, sentivo che eravamo in controllo rispetto a loro. L'unico momento in cui ho tremato è stato su errore di Ndicka, quando sbaglia il rilancio e concede calcio d'angolo".
E' mancata l'ambizione di vincere la partita?
"Credo sia mancata più la freschezza fisica che l'ambizione. Credo Bove abbia avuto due palle dentro l'area di rigore: con più agilità avrebbe potuto tirare a rete senza problemi. E' difficile avere 6-7 palle gol in una partita del genere. Abbiamo avuto comunque il controllo del match contro una squadra a cui piace avere il possesso di palla per filosofia. All'intervallo ho parlato con i miei quinti: volevo più protezione per i miei difensori già ammoniti. Abbiamo avuto paura dell'arbitro, ci ha fatto cambiare tatticamente abbassando il baricentro".
Saranno gli scontri diretti a fare la differenza per l'entrata in Champions?
"Noi siamo lì a tre punti. Se dimentichiamo le prime tre gare, dove abbiamo giocato con grande difficoltà e il mercato aperto, la classifica ha un altro valore. La distanza dalla Champions è minima, questo è un campionato che vede Inter e Juventus lottare per lo scudetto, il resto è aperto. E' una Serie A dove non c'è garanzia di vincere contro nessuno, bisogna ragionare di partita in partita. Speriamo di recuperare al 100% sia Renato che Pellegrini".
Immobile meritava il doppio giallo?
"Secondo me era da espulsione. Oggi ho capito che Colombo è un grande arbitro, mi ha detto una cosa per calmarmi, ma che non accetto. Ovvero: noi non vogliamo ammonire per proteste. Io ho risposto che a Milano Mancini è stato punito dopo dieci minuti, lui mi ha risposto che era un'altra partita. Secondo me è un problema, perché questo è lo stesso campionato. Immobile ha messo pressione all'arbitro, è stato bravo. Oggi io non sono stato ammonito grazie a Colombo".
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