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Luis Alberto, Felipe Anderson, Cataldi e Guendouzi
Serviva un cambio di passo e un aggiustamento sul piano tattico per curare il 'mal di gol' con cui la Lazio convive da inizio stagione. Le evidenti difficoltà realizzative dei biancocelesti hanno inciso sul rendimento ondivago della squadra di Sarri. Ecco allora l'aggiustamento per mantenersi in corsa per la zona Champions. Reparti più corti e ricerca diretta della palla in verticale, la ricetta di una Lazio che è tornata a segnare con maggiore regolarità.
I numeri lo confermano: nelle ultime 9 gare sono 15 i gol segnati, solo uno in meno delle precedenti 16 partite. Il cambio di marcia è evidente anche per ciò che concerne la percentuale realizzativa (4 tiri in porta e 2 gol a Torino). Una versione rivoluzionata del Sarrismo per rammendare una Lazio poco concreta ed eccessivamente orizzontale. Meno bella e più verticaleper sfruttare al massimo le caratteristiche di un ritrovato Ciro Immobile, sebbene anche Castellanos ha nell'attacco alla profondità una delle sue armi.
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