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Felipe Anderson e Cataldi
La corsa Champions passa da San Siro, così come la rivincita personale di Danilo Cataldi e Felipe Anderson. La Lazio ritroverà Simone Inzaghi da avversario, in una sfida al passato in cui sia il play che l'esterno brasiliano avranno motivazioni extra. Con Simone alla guida dei biancocelesti hanno ricoperto un ruolo di secondo piano, poi l'approdo di Sarri ha ristabilito le gerarchie. Da una parentesi in carriera ai margini con il primo e pezzi fondamentali nel sistema tattico del Comandante che li ha rilanciati in toto. Il brasiliano fu costretto a lasciare la Capitale nell'estate 2018, tra adattamenti da esterno basso nel 3-5-2 e liti con il vecchio allenatore biancoceleste. Ironia della sorte, l'ultima gara giocata nella prima parentesi biancoceleste era proprio contro l'Inter, in quello spareggio Champions nel 2018. Cataldi, invece, ha vissuto anni da non protagonista tra i prestiti a Genova e a Benevento e il poco impiego anche per la presenza di Lucas Leiva.
Dall'arrivo di Sarri le cose hanno assunto tutta un'altra prospettiva. Il ritorno del brasiliano alla Lazio è coinciso con l'addio di Inzaghi e con l'approdo di Sarri, che lo ha reso un insostituibile. 91 presenze su 91 partite da quando il tecnico toscano siede sulla panchina dei capitolini, 82 dall'inizio, con 17 gol e 17 assist all'attivo. E nei confronti diretti ha già colpito il suo ex allenatore. Il 16 ottobre 2021 e nella gara d'andata, andando a segno con due gol pesanti. Danilo, invece, ha lavorato per conquistarsi il ruolo di regista basso davanti alla difesa, diventato un elemento importante. Un nuovo leader per il centrocampo, fresco di rinnovo e pronto a difendere ancora i colori biancocelesti.
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