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Finalmente, la Lazio. Dopo la pioggia di polemiche, accuse, richieste di rigiocare la gara con lo Spezia a causa del presunto fuorigioco di Acerbi in occasione del quarto goal, la società biancoceleste decide di farsi sentire. E lo fa con una nota apparsa pochi minuti fa sul sito ufficiale. Di seguito la nota pubblicata.
“Il fatto che nel 2022 un allenatore di un’altra squadra faccia ripetutamente riferimento a presunti favori arbitrali a squadre concorrenti e che alcuni giornalisti sportivi nazionali, di dichiarata fede calcistica, si infervorino sullo stesso argomento, dimenticando il loro ruolo professionale e il dovere di imparzialità, dimostra che la Lazio è ossessivamente nei loro pensieri più di altri ambìti obiettivi professionali. Come spesso accade, si guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da risultati mancati e da clamorosi episodi avvenuti in casa propria, a proprio favore, sotto gli occhi di tutti. Nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al VAR. Troppo spesso si sorvola su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri e sulla mancanza di obiettività giornalistica.
La Società Sportiva Lazio respinge ai mittenti le critiche e le insinuazioni, continua a credere che i valori si dimostrino in campo e non nei salotti televisivi. La Lazio non si presterà mai ad essere l’alibi o il capro espiatorio di nessuno e farà valere nelle sedi opportune le proprie ragioni. La linea della Società continua ad essere quella di non discutere le decisioni prese sul campo. Anche quando si tratta di episodi lampanti avvenuti a sfavore della squadra biancoceleste. Come il fallo di Tonali su Acerbi a Lazio-Milan in occasione del gol. Oppure la gomitata in area di Ibanez su Milinkovic nel derby di ritorno. Soltantoo per citarne due, anche se abbiamo presenti molti altri episodi, accaduti anche in Spezia-Lazio. Episodi decisivi sui quali abbiamo scelto il silenzio per rispetto degli arbitri in campo e del VAR. Rispetto che altri non hanno dimostrato e continuano a non dimostrare”.
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