Fascia al braccio, sguardo fiero e cattivo. Dopo un derby nel quale l'assenza di Milinkovic-Savic si è avvertita più nei festeggiamenti che nel difendersi contro una Roma sterile, ieri finalmente è tornato in campo. E' suo il primo acuto biancoceleste dopo appena 4 minuti. Si potrebbe dire che la prestazione del serbo sia stata sotto le righe, di certo così non è. I compagni trovano in lui un porto sicuro e, in un centrocampo povero di qualità, dai suoi piedi partono le iniziative migliori (bravo Di Gregorio in uscita basa a chiudere una sua palla verso Pedro). Ora Milinkovic-Savic ha ben chiari i prossimi passi da fare. Domenica c'è la Juventus, poi si volerà verso il Qatar. Nella Capitale però sono ben consci di come il suo futuro si decida nel prossimo mese e mezzo. Il presidente Lotito avrebbe già in mente le prossime mosse da fare.
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Lazio, rinnovi: intreccio Milinkovic-Tare. Chiaro il piano di Lotito
Come riportato da Il Messaggero, il futuro di Milinkovic-Savic sarebbe intrecciato a quello del d.s. della Lazio Igli Tare. Lotito vuole che il dirigente biancoceleste si guadagni il prolungamento triennale proprio convincendo l'amico Kezman (procuratore di Milinkovic) a far rinnovare il gioiello serbo. E' stato questo l'esito del vertice andato in scena lo scorso mercoledì a Formello. Inizialmente era previsto un incontro con Kezman stesso che tuttavia è sbarcato nella Capitale solo ieri sera. Il manager non aveva gradito il muro alzato da Lotito in estate riguardo le offerte sotto i 60/70 milioni di euro e ora in atto ci sono politiche di distensione tra le parti. Kezman aveva rinviato ogni discorso a dopo il Mondiale ma la proposta di 5 milioni l'anno, ufficiosa, non può lasciare indifferenti. Difficilmente si arriverà a una svolta prima dell'inizio del mercato ma l'operazione per il rinnovo di Milinkovic-Savic è iniziata.
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