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Zaccagni
Un urlo liberatorio, quello di Acerbi e del popolo biancoceleste che, chi per un motivo chi per un altro, è arrivato al termine di una partita al cardiopalma. I 90 minuti di La Spezia sono, tuttavia, solo la punta dell'iceberg del momento delicato del mondo Lazio. Prima il rammarico per il pareggio contro il Torino passando per la contestazione dei tifosi al patron Lotito per arrivare alla faccenda ben più nota legata alla risata di Acerbi al gol vittoria del Milan all'ultimo minuto. Tre punti che pesano, indubbiamente, il doppio e che tengono vivo un sogno e un obbiettivo europeo cruciale non solo per la stagione in corsa ma anche per il futuro prossimo della prima squadra della Capitale.
Nelle ultime settimane non si erano risparmiate critiche anche ad un Zaccagni che, dopo due mesi di fuoco tra febbraio e marzo, è andato svanendo partita dopo partita. Al classe '95 dopo le prestazioni esaltanti (Bologna e Porto su tutte) si chiedeva una prestazione all'altezza del giocatore che ha mostrato di essere. Con una difesa che, qualunque obbiettivo e posizione si raggiungerà a fine anno, verrà bocciata in blocco, questa Lazio ha pagato troppe volte le prestazioni ad intermittenza dei suoi esterni. Felipe Anderson ha mostrato ancora una volta gli enormi limiti in un potenziale infinito scendendo realmente in campo a fasi alterne. Pedro, della cui qualità non serve discutere, ha pagato troppo spesso una precarietà fisica frutto anche dell'età che, inevitabilmente, avanza.
La prestazione offerta in Liguria dall'ex scaligero è stata la degna risposta alle pretese dei tifosi laziali. Dopo un primo tempo nell'anonimato insieme a Immobile e Milinkovic si è caricato la squadra sulle spalle tornando dagli spogliatoi totalmente trasformato. Dribbling, velocità e tante scelte giuste che hanno portato prima all'autogol di Provedel e poi ad uno sfortunatissimo palo che gli ha negato la reale gioia del gol che tuttavia non gli ha impedito di esultare per la futura paternità. Esulta la Lazio, esulta Zaccagni ma soprattutto esulta Sarri che sa di poter contare nuovamente su un giocatore il cui talento, seppur ancora grezzo, può essere decisivo per le sorti di questa squadra.
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